Dopo il Tacito , soppresso a Terni per tutta l’estate ecco un altro disagio per chi usufruisce del treno nel ternano.
E’ stato infatti sospeso, anche se in maniera temporanea, il servizio Frecciarossa con fermata a Orte.
“Molti utenti umbri hanno segnalato l’impossibilità di poter prenotare i biglietti del Freccia Rossa 1000 che da circa un anno esce dalla direttissima alla stazione di Orte per portare in circa tre ore a Milano centinaia di viaggiatori laziali ma anche umbri. Non si tratta di una soppressione, ma di una sospensione del servizio che era stato istituito in via sperimentale e che ora necessita di una definitiva formalizzazione”. È quanto precisato dall’assessore ai Trasporti della Regione Umbria, Enrico Melasecche.
“La Regione Umbria – evidenzia l’assessore – come per il Frecciarossa che da Perugia, ferma a Terontola, e raggiunge Arezzo per poi entrare in direttissima a Firenze sempre per Milano e poi Torino, è interessata a che questo servizio venga mantenuto e potenziato. Si tratta, infatti, di un servizio ormai molto amato da un numero consistente di utenti soprattutto della provincia di Terni, Viterbo e Rieti, ma molto interessante anche da Spoleto ed altre città, che trovandosi sul percorso della Ancona-Roma possono salire comodamente sul Regionale Veloce che abbiamo appositamente modulato per la coincidenza della mattina presto ad Orte”.
“Sono aperti canali di interlocuzione sia con la Regione Lazio che con Trenitalia – conclude Melasecche – perché il Frecciarossa venga ripristinato quanto prima in via definitiva e, inoltre, si stanno verificando le condizioni affinché su Orte si possano concretizzare uno sviluppo ulteriore dell’Alta Velocità”.
Nel frattempo è scoppiata la polemica politica con il capolista del Movimento 5 Stelle a Narni, Luca Trmini.
“Ve la ricordate la scampagnata ad Orte di tanti esponenti del centrodestra umbro, tutti uniti per festeggiare quello che tutt’al più era un successo politico di chi amministra la Regione Lazio?
Oggi – scrive Tramini – è arrivata la doccia fredda per decine di pendolari del nostro territorio.
Infatti la fermata dei Frecciarossa ad Orte sembra essere stata sospesa nonostante i treni continuino a coprire questa tratta.
Ennesimo disservizio che rende ancora più amaro un quadro desolante.
Infatti se ci fosse stato interesse da parte della giunta Tesei con i fondi del PNRR Narni avrebbe potuto essere la porta dell’Umbria verso Roma, un territorio che meriterebbe collegamenti rapidi con la Capitale ma che purtroppo viene continuamente mortificato per la necessità di portare sviluppo e prosperità nel nord della regione.
Dispiace – conclude Tramini – che i venditori di fumo continuino a raccogliere favole mentre mietono insuccessi e sarebbe necessario un bagno di realtà”.