L’economia di guerra prevede sacrifici in particolare nell’ambito del consumo del gas. L’autunno-inverno che verrà sarà difficilissimo.
Il governo ha promosso un piano di adeguamento alla crisi, “Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023” per cui “è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas”.
E’ stato pertanto deciso che “i limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione”.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha anche stabilito in 17 gradi la temperatura massima negli uffici e locali pubblica (con una tolleranza di -+ 2 gradi e di 19 gradi nelle abitazioni private, con una tolleranza di -+1 grado