Il potente sottosegretario alla presidenza del consiglio , della Lega, Giancarlo Giorgetti ha partecipato ieri sera a Terni a una iniziativa elettorale del partito a sostegno dei candidati della Lega alle Europee del 26 maggio, Francesca Peppucci e Stefano Pastoorelli, due militanti del partito.
Era la settima tappa quotidiana per Giorgetti, arrivato a Terni esausto “ma la vostra energia mi ha ricaricato – ha detto.” Sorpreso da tanta folla il sottosegretario ha ricordato i tempi in cui “disperatamente cercavamo di capire perché la gente di qui non si ribellasse a un sistema di potere opprimente che di fatto non faceva gli interessi di questa terra, ed era sconfortante, non ci davamo una spiegazione. Io faccio politica da tanto tempo nella Lega, ormai sono 30 anni, e venire qui, in Umbria, a Terni e trovare tanta gente e tanto calore è come realizzare un sogno.”
Riferendosi a Matteo Salvini, Giorgetti ha detto: “sta accadendo una cosa semplicissima, il miracolo di Matteo Salvini è semplicemente il miracolo di una rivoluzione gentile e democratica che si concretizza in una cosa semplicissima, l’aver portato il buonsenso, le cose che pensa la gente comune nelle stanze del potere; aver riportato la gente comune al potere.”
“Serve anche – ha aggiunto Giorgetti – una dose di autentica follia, la follia di sfidare il sistema di potere che definiva impossibile il cambiamento, che diceva che non si può fare.”
“La rivoluzione, quello che abbiamo fatto noi in Italia, si inserisce in un percorso storico – ha detto ancora il sottosegretario – in realtà può anche verificarsi in Europa, i segnali ci sono dappertutto, questa ansia, questa volontà di cambiare ci sono.”
SUL GOVERNO: OGNI GIORNO HA LA SUA PENA
“Dobbiamo tante volte avere pazienza, voi sapete perfettamente che siamo in un governo particolare, non sempre andiamo d’accordo con quegli altri, anzi spesso siamo in disaccordo però la politica è anche cercare i compromessi, cercare sempre di portare la palla più avanti, come nel rugby, cosa che cerchiamo di fare, giorno per giorno, faticosamente. Ogni giorno ha la sua pena.”
COSA SUCCEDE DOPO IL 26 MAGGIO
“Mi domandano sempre cosa succede dopo il 26 maggio. Ma non lo so. Una cosa è certa – ha scandito Giorgetti – siccome noi siamo democratici diversamente da quelli che democratici si autodefiniscono, quando si va a votare la parola del popolo è sacra. Se la gente vota Lega è perché la Lega sta facendo bene, se voterà meno la Lega è perché, evidentemente, stiamo facendo male. E noi per primi dovremo valutare questo voto come una forza, una spinta o come un ammonimento, state sbagliando, dovete cambiare, non state facendo quello che avete promesso.”