“Troppe le criticità, troppi i problemi, troppe le situazioni irrisolte che non danno il senso di stabilità e serenità all’interno degli enti e dei reparti. Crediamo sia necessario mettere in campo questa iniziativa di mobilitazione per mettere alla luce, anche fuori dall’Ast, quanto fino ad oggi abilmente non affrontato da parte aziendale”. Così si legge in un volantino distribuito dagli operai dell’acciaieria ternana in occasione delle due ore di sciopero e doppio presidio – davanti ai cancelli dello stabilimento di viale Brin e a quelli del Tubificio – di questa mattina organizzati dalle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, insieme alle rsu di stabilimento.
Lo stato di indeterminazione e di approssimazione non è più tollerabile, hanno spiegato i sindacalisti che chiedono chiarezza sul futuro assetto societario di Ast, sugli impegni in materia commerciale, sulle relative scelte organizzative e sull’organizzazione del lavoro, certezze sui livelli occupazionali e sui rinnovi dei contratti somministrati, ripristino di un sistema di relazioni con il management dell’azienda, che ha convocato per il primo marzo l’incontro, definito “urgente”, richiesto dalle segreterie.