Simone Masotti è stato ospite ieri della APART, Associazione Parkinson Terni. Vi chiederete chi è Simone Masotti. Simone è un friulano di Spilimbergo, ha 47 anni (48 a settembre) e dall’età di 30 anni è affetto dal morbo di Parkinson. In questo ambiente è un personaggio molto popolare e nelle sue zone è una vera e propria star.
Simone è uno tosto che non si è fatto abbattere dalla diagnosi. Ad esempio una delle sue passioni è la bicicletta, mezzo che ha continuato ad usare anche con la malattia e con la quale si è reso protagonista di autentiche imprese come l’aver partecipato negli Stati Uniti alla mitica Ragbrai. E in questi giorni, sempre in bici, sta raggiungendo Roma per un viaggio di oltre 600 Km. Il Giro d’Italia, domenica 28 maggio, si concluderà proprio a Roma: “porto con me anche Enzo Cainero – ci ha detto Simone – che ha portato il Giro nel Friuli, mi aveva promesso che mi avrebbe portato a Trieste e invece, purtroppo lui è mancato e sarò io che lo porterò con me a Roma”. Enzo Cainero è stato un grande dirigente sportivo friulano , deceduto il 28 gennaio.
Nel suo viaggio Udine-Roma, ieri pomeriggio Simone Masotti ha raggiunto Terni ed è venuto a trovare i suoi amici della Associazione Parkinson ai quali ha raccontato la sua storia, un racconto forte ed emozionante. In suo onore è stata organizzata una piccola festa.
“Quando sono in bici sono libero e vi dirò che l’unica catena che mi rende libero è quella della bicicletta – afferma con un sorriso contagioso Simone”. Questo nonostante la pioggia e la grandine con cui ha dovuto combattere non più tardi di ieri, prima di arrivare a Terni. “Io mi chiudo nel mio K-way, occhiali, pantaloni, come un bozzolo di una farfalla e pedalo, pedalo, perché vedere anche il proprio corpo che trasuda ti fa sentire vivo”.
“Io porterò nel cuore questi occhi – dice ancora Simone riferendosi agli uomini e alle donne che ha incontrato a Terni al Centro per l’autonomia – e queste persone che rimanevano colpite da quello che raccontavo , mi sento ancora più felice perché il messaggio che volevo portare era proprio questo , di dare un aiuto, offrire una luce a queste persone”.
Ho chiesto a Simone se è felice, la risposta è stata questa: “moltissimo” e lo dice con un trasporto coinvolgente. Aggiunge: “io purtroppo mi emoziono, non ho più filtri , tutto quello che vedi è come è Simone, anche un po’ stanco, questa sera, ma sono fatto così”.
Ho chiesto a Simone com’è la sua vita da malato di parkinson, mi ha risposto: “è meglio di prima, se prima ero egoista adesso apprezzo ogni minuto, ogni secondo della vita. Anche questa sera essere qua , vedere tutte queste persone che hanno il mio amico, perché l’ho fatto diventare mio amico, mister P-K”.
Dalla sua esperienza di vita Simone ha tratto un libro che ha scritto insieme a suo cugino Max Mauro. Il libro si intitola “In bicicletta sono libero – in viaggio con il Parkinson”.
La meta ora è Roma, poi il ritorno a Udine, ma non in bicicletta.