E che sarà mai! In fondo è una questione di libertà. Perché uno deve rinunciare a un selfie col Capitano? La soddisfazione ripaga da qualunque sacrificio. Oppure… Oppure se si ha un impegno si può stare da tutte e due le parti contemporaneamente. La tecnologia, a saperla usare, ‘ste cose le permette. Ed infatti Devid Maggiora, vicepresidente del consiglio comunale di Terni, il quale le nuove tecnologie le conosce, è riuscito a stare in due posti contemporaneamente: alla riunione della terza commissione consiliare di Palazzo Spada, ed agli incontri elettorali di Matteo Salvini a Città di Castello.
Uno e bino. Anzi, “trino”, come ha commentato Federico Pasculli, collega di Maggiora nella commissione consiliare, il quale forse non ha la stessa padronanza delle diavolerie utilizzabili sfruttando rete e telefonini: “Che bello essere collegati in commissione consigliare, percepire i gettoni, e contemporaneamente farsi i selfie con il segretario del proprio partito”, ha scritto meravigliato. La fa facile lui. Pasculli, è del Movimento 5 Stelle e non ha le incombenze che invece toccano a Maggiora che di lavoro (informa egli stesso sulla sua pagina FB) fa il referente comunale della Lega, a Terni, e quindi ha certi obblighi.
Emanuele Fiorini consigliere comunale ternano pure lui (Forza Centro), è un altro che forse delle nuove risorse tecnologiche qualcosa intuisce. Molto più diretto di Pasculli, parlando del vicepresidente del consiglio comunale Maggiora dice: “Mentre si trova a Città di Castello, si fa il selfie col suo segretario di partito e lo pubblica sulla sua pagina Facebook – scrive Fiorini – al contempo è collegato da remoto in terza commissione consiliare”. Comunque, con fare quasi paterno, Fiorini un avvertimento lo suggerisce: “Caro consigliere comunale Devid Maggiora, non vorrei mettere in discussione la sua grande intelligenza, però le consiglio per la prossima volta di avere almeno il buon senso di non pubblicare i selfie sulla pagina Facebook così da non dimostrare in modo tanto sfacciato che mentre è in commissione da remoto è al contempo al comizio elettorale”. Fiorini, in verità, aggiunge anche un altro consiglio in modo più pressante: “Chieda scusa ai cittadini dato che sono loro a pagare il gettone di presenza e almeno si adoperi per restituirlo”.
Una novantina di euro, vale il gettone di presenza. E che sarà mai?
Per la cronaca: la commissione consiliare s’era riunita per procedere all’audizione del presidente dell’Asm, la municipalizzata che il Comune potrebbe anche cedere a privati.