È attivo anche a Terni, grazie alla collaborazione tra tre licei, l’Ordine dei Medici provinciale e l’Azienda Ospedaliera Santa Maria, il progetto del MIUR denominato “Biologia con curvatura biomedica”.
Si tratta di un percorso di potenziamento-orientamento che punta a fornire risposte concrete alle esigenze di orientamento post-diploma degli studenti, per facilitarne le scelte sia universitarie che professionali. Il piano prevede centocinquanta ore di lezioni frontali e sul campo nel triennio, per capire, sin dalla terza liceo, se si abbiano le attitudini a frequentare la Facoltà di Medicina o comunque facoltà in ambito sanitario. Il percorso si articola in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante didattica laboratoriale. La sperimentazione ha una durata triennale (per un totale di 150 ore), con un monte ore annuo di 50 ore: 20 ore tenute dai docenti di scienze, 20 ore dai medici indicati dagli ordini provinciali, 10 ore “sul campo”, presso strutture sanitarie, ospedali, laboratori di analisi individuati dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provinciali.
A Terni hanno aderito all’iniziativa tre licei: gli scientifici “Galilei” e “Donatelli”, e il classico “Tacito”. Alla sperimentazione, condotta nel triennio 2017/2020 a livello nazionale, dei 903 studenti che hanno completato il primo percorso avviato nel 2017, 510 hanno affrontato nel 2020 il test di accesso agli studi di Medicina e Chirurgia. E 263 dei 510 studenti, pari al 52% circa, hanno conseguito l’accesso alla facoltà, con una percentuale nazionale di superamento del test pari al 21%.
Il percorso ha quindi confermato la sua valenza orientativa, evidenziando anche il conseguimento di una preparazione complessiva che può essere utile in funzione del test di accesso. Nel 2017 gli studenti iscritti alla prima annualità erano 1.749, la percentuale di abbandono dei ragazzi tra la prima e la seconda annualità è stata pari al 33%, mentre tra il secondo e il terzo anno è stata del 18%. Dai questionari compilati dagli studenti è emerso che la causa dell’abbandono è stata la consapevolezza di non essere portati per questo percorso di studi. Per quanto riguarda la sperimentazione relativa al secondo triennio, vale a dire quella iniziata nel 2018 e che si concluderà nel 2021, la percentuale di abbandono tra primo e secondo anno è stata del 35%, quella tra secondo e terzo anno, del 12%, con un totale di 1424 studenti attualmente coinvolti.
“Un percorso molto utile – spiega Giuseppe Donzelli – presidente dell’Ordine dei Medici di Terni – perché permette ai ragazzi di poter acquisire elementi concreti per comprendere meglio se la strada della medicina potrà rappresentare il loro futuro. Il mio ringraziamento va a tutti i medici, i professori, i ragazzi che hanno partecipato”.
“Una grande opportunità per i ragazzi – spiega la dottoressa Debora Luzi, coordinatrice del progetto per l’Ordine dei Medici – che potranno così valutare la propria attitudine. Un grazie anche all’ospedale Santa Maria di Terni che ha messo a disposizione la professionalità dei medici”.
“I nostri studenti hanno manifestato grande interesse – spiegano i dirigenti scolastici Roberta Bambini per il Classico, Silvia Rossi per il Galilei, Luciana Leonelli per il Donatelli – Si tratta di un percorso che potenzia le competenze dei ragazzi anche perché spesso manca un collegamento diretto, in questa fase, tra studenti e mondo del lavoro“.
“È un percorso – spiegano gli studenti Alessandro Rondoni del Classico, Margherita Minelli del Galilei, Matteo Brizi del Donatelli – che ci fa rendere conto di cosa significhi frequentare Medicina. Non solo, ma molti di noi si sono anche appassionati a questo settore”.
“Appena abbiamo saputo della possibilità di partecipare – spiegano i referenti scolastici, le professoresse Anna Maria Landini per il Classico, Rosa Scollo per il Galilei e Stefania Arcari per il Donatelli – abbiamo subito chiesto di partecipare al progetto, anche perché di solito l’orientamento viene portato avanti in maniera approssimativa, quando invece è un momento spesso decisivo per i giovani”.