Giornata di fuoco per Catiuscia Marini. Il dibattito in aula sulle sue dimissioni, come si sa, si è concluso con un salvataggio in extremis. 11 consiglieri si sono espressi contro le sue dimissioni (compresa lei stessa) e 8, invece, hanno detto sì.
Ora il suo destino è solo nelle sue mani e sembra anche scontato dopo la netta presa di posizione di un big del partito, l’ex presidente del consiglio Paolo Gentiloni e del Nazareno stesso.
Fonti della segreteria nazionale avvicinate dall’ANSA, infatti, fanno sapere che “incassato l’attestato di stima della maggioranza che desiderava ci aspettiamo che ora Marini confermi le dimissioni come lei stesa aveva lasciato capire in contatti con i vertici nazionali del partito, ieri.”
Precedentemente era stato l’ex presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, a dettare una linea di condotta definitiva.
“Se si sceglie di dimettersi – aveva detto Gentiloni – lo si fa per tutelare la dignità della propria regione e l’onore del proprio partito. Sono scelte importanti dalle quali, credo, non si possa e non si debba tornare indietro.”
“Non credo che bisogna fare calcoli particolari – ha aggiunto – penso che le dimissioni siano una scelta molto seria. Se si fa una scelta del genere, come ha fatto la presidente, lo si fa non perché questo rappresenti un verdetto sul piano giudiziario, perché sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità, ma per tutelare regione partito.”
Si attende, dunque, solo la conferma delle dimissioni da parte di Catiuscia Marini.