E’ stata respinto dal Tar del Lazio il ricorso cautelare del Chievo contro l’ esclusione dalla Serie B. La società veneta , con una posizione fiscalmente giudicata
non in regola, esce così dal campionato cadetto, al quale sarà invece iscritto il Cosenza.
Il club di Campedellli aveva chiesto l’ annullamento, previa sospensione, dell’ efficacia della decisione assunta dal Collegio di Garanzia dello Sport del Coni,
che ne aveva decretato l’ esclusione per mancati versamenti Iva. Il Tar, contemporaneamente ha fissato per il 6 settembre (con il campionato già iniziato) la camera di consiglio per la valutazione collegiale del ricorso avanzato dal Chievo.
Ma il Chievo non si arrende e annuncia un ricorso al Consiglio di Stato.
IL COMUNICATO
Conformemente alla giurisprudenza che ammette l’appello contro i decreti cautelari monocratici dei presidenti dei Tar, che definiscano in modo irreversibile la controversia, la Società A.C. ChievoVerona ha intenzione di proporre appello al Presidente del Consiglio di Stato, contro il decreto presidenziale del Tar del Lazio che ha rigettato l’istanza di provvedimenti cautelari monocratici.
La Società procederà anche all’impugnazione del provvedimento di svincolo dei tesserati, illegittimamente adottato in data odierna dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.
A questo riguardo la Società fa presente che il giudizio dinanzi al Tar del Lazio è tuttora pendente dinanzi al Tar del Lazio e che la stessa Federazione, nelle proprie difese, aveva ipotizzato che, in caso di accoglimento dell’istanza cautelare a seguito della camera di consiglio fissata per il 6 settembre, il ChievoVerona potesse essere iscritto in sovrannumero al campionato di serie B.
L’illegittimo provvedimento odierno è evidentemente contrastante con questa ipotesi.