Nelle pieghe dell’ordinanza firmata ieri dalla presidente della giunta regionale c’è l’articolo 6 che regola l’apertura e la chiusura delle attività commerciali.
Nell’articolo in questione, da oggi e fino al 21 marzo dovranno restare chiusi gli esercizi commerciali dalle ore 14 del sabato e per tutta la giornata di domenica, con le solite eccezioni.
L’ARTICOLO 6 DELL’ORDINANZA EMESSA IL 5 MARZO
A decorrere dal 6 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021 è vietata l’apertura dalle ore 14 del sabato e nella giornata di domenica di tutti gli esercizi commerciali di vicinato, medie e grandi strutture di vendita al dettaglio di cui alle lettere f) g) ed h) dell’articolo 18 della legge regionale 13 giugno 2014, n. 10 ad esclusione delle farmacie, para farmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole, librerie, tabacchi.
2. A decorrere dal 6 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021 è vietata l’apertura dalle ore 14 del sabato e nella giornata di domenica di ogni attività commerciale esercitata su aree pubbliche ad esclusione dei generi alimentari e prodotti agricoli e florovivaistici.
Ai sensi dell’articolo 26 comma 2 del DPCM 2 marzo 2021 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali di cui all’articolo 29 della legge regionale 13 giugno 2014, n. 10 nonché dei mercati, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, ad eccezione delle farmacie, para farmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole, librerie, tabacchi, lavanderie e tintorie.
Un provvedimento ritenuto esagerato da Fratelli d’Italia partner di governo della governatrice Tesei.
“La decisione di chiudere i negozi sabato pomeriggio e domenica è esagerata. Siamo gli unici in Italia ad averlo fatto. Facciamoli lavorare “, affermano Marco Squadra presidente del consiglio regionale ed Eleonora Pace presidente della 3^ commissione regionale che chiedono alla Giunta “di rivedere l’ordinanza regionale che prevede il divieto imposto alle attività commerciali di tenere abbassate le saracinesche sabato pomeriggio e domenica”.
Per Squarta e Pace si tratta di “un provvedimento illogico, una mazzata gratuita per tutti i commercianti che, già allo stremo delle proprie forze, non hanno la possibilità di incassare niente durante gli unici due giorni in cui avrebbero opportunità di farlo. Chiediamo di cambiare il passaggio dell’ultima ordinanza regionale in cui si dice che ‘è vietata l’apertura dalle 14 del sabato e della giornata di domenica di ogni attività commerciale a esclusione di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici’”.
Squarta e Pace chiedono all’Esecutivo “di modificare il divieto già per il prossimo fine settimana tenendo conto del fatto che gli esercenti già soffrono le limitazioni degli spostamenti tra comuni imposte dalla zona arancione. In più i commercianti si sono già dovuti adeguare alle disposizioni che prevedono la misurazione della temperatura corporea per i clienti, il contingentamento degli ingressi in base ai metri quadrati del negozio e l’obbligo di far indossare mascherine Ffp2”.