Inaugurato il percorso ‘Corot – Papigno’, un progetto di rigenerazione urbana dedicato ai pittori plenaristi che nelle loro opere ritrassero le bellezze della Valle del Nera.
“È l’ennesimo esempio di sinergia positiva tra associazioni del territorio ed istituzioni”.
Così il gruppo consiliare della Lega Terni plaude alla rigenerazione in chiave turistica del borgo di Papigno.
“Il progetto – affermano i consiglieri – testimonia infatti la collaborazione fattiva tra l’assessorato ai lavori pubblici, alla cultura, alle antiche municipalità e le associazioni cittadine. Grazie al buon governo della giunta Latini e alla spinta propulsiva del gruppo consiliare della Lega, in particolare del consigliere Paolo Cicchini, siamo riusciti a realizzare questo percorso di riqualificazione e valorizzazione. Plaudiamo all’allestimento di due percorsi ad anello: uno dentro e uno tutto attorno al borgo. Nati con l’intento di riproporre quel contesto scenografico che fu di ispirazione a Corot e ai pittori en plein air, il tutto immerso nella vegetazione autoctona della valle del Nera, per l’occasione curata da associazioni locali”.
E il Garden Club Terni, impegnato da sempre nella promozione e valorizzazione del verde nelle sue molteplici forme espressive, ha fornito un prezioso contributo ad integrazione del Percorso Corot Papigno, itinerario culturale realizzato dall’Associazione Il Castello di Papigno da un’idea di Franco Passalacqua.
Ciò che il Garden Club di Terni ha inteso realizzare è stato lo stesso invito di “osservare intensamente gli alberi” che Chateaubriand fece nella Lettera sul paesaggio in pittura (1795). “I paesaggi non possono essere immaginati in studio; le foglie delle piante non debbono essere rappresentate attraverso segni stereotipi, ma devono essere conformati alla verità botanica del bosco”.
Fatta una prima ricognizione dei luoghi e delle loro potenzialità – attraverso un processo di progettazione realizzato dai paesaggisti Enrico Maccaglia, Federico Botti e Paolo Rinaldi Metelli e di ricerca fondi in cui è stato fondamentale il finanziamento e supporto della Fondazione CARIT e del Comune di Terni – sono stati realizzati degli interventi di valorizzazione del verde, internamente al centro storico e nelle vie di accesso al Borgo seguendo il percorso culturale dedicato a Corot. Partendo dal monumento al pittore, posto ai margini del parcheggio di sosta sotto al paese e adiacente alle strutture industriali e proseguendo attraverso un sentiero in salita che arriva all’ingresso del Borgo di Papigno, sono state inserite specie erbacee perenni, Giaggioli, Iperico, Primule, Vinche, Ciclamini, Acanto e Agapanto, specie arbustive da fiore quali Caprifoglio, Pallon di Maggio, Viburno plicato e Maggiociondolo. E’ stata bonificata una scarpata in stato di abbandono inserendo alberi di Giuda, Ciliegi e Mandorli dalle affascinanti fioriture primaverili e tardo invernali in una eccellente combinazione tra percorso costruito e sottobosco spontaneo naturalizzato, anticipando di fatto la vegetazione spontanea diffusa lungo la Valnerina.
Arrivati al ponte di Papigno, curata la progettazione del verde per restituire una dignità ornamentale e di accoglienza all’ingresso del paese, e’ stata riportata terra da coltivo, seminato un prato erboso, inseriti arbusti ornamentali quali Ortensie arbustive e rampicanti, Clematidi, Partenocisso, Cornioli, Allori, Salici e un esemplare di Pioppo cipressino a ricordo della vegetazione ripariale del torrente Miranda-Papigno.
Da qui il percorso entra nel Centro storico, salendo scalinate arredate con vasi in cotto di Deruta e Ortensie dalle fioriture estive e attraversando vicoli di altri tempi in cui i vicini possono condividere profumi di cucina e voci domestiche e dove le automobili sono accolte con difficoltà, si arriva ai giardini pubblici arricchiti con alberi di Melograno in piena terra, un Arancio amaro in vaso di cotto, tre esemplari di Limone a cespuglio in piena terra e arbusti di Nandina, il Ruscus e la Choisya (Arancio del Messico). Il percorso, dopo una sosta inaspettata in una stanza arredata con un esemplare di Ciliegio da fiore, piante di Acanto e Hosta si conclude al Belvedere dove una scarpata ospita Rose dalle fioriture continue, piante di Sassifraga, Rosmarino tappezzante, Verbena e Geranei tappezzanti. Infine, per dare una continuità virtuale al percorso, sono stati inseriti nuclei di Cisti, Ginestre odorose e Alberi di Giuda nel promontorio roccioso fuori il paese che, come una terrazza sul Nera, fa lanciare lo sguardo verso la Conca ternana.