“La Giunta regionale dell’Umbria ha chiesto alla Usl Umbria 2 un impegno importante e tempestivo per realizzare uno studio e un monitoraggio continuamente aggiornato sulle correlazioni tra emissioni e principali patologie, in particolare quelle cancerogene e dell’apparato respiratorio, e comunque di esprimersi univocamente ed immediatamente sul procedimento autorizzativo in corso per Terni Biomassa”. Lo ha ribadito, questa mattina, l’assessore regionale all’Ambiente Fernanda Cecchini che, intervenendo nel dibattito di questi giorni relativo agli inceneritori di rifiuti di Terni e all’innalzamento della qualità dell’aria, ha reso noto che la Giunta regionale nella riunione di lunedì 13 marzo ha approvato una specifica delibera.
“Con la delibera, come ho riferito ieri nel mio intervento all’Assemblea legislativa – ha aggiunto l’assessore Cecchini – dopo aver fatto il punto sulle attività fin qui svolte e sulla programmazione degli interventi regionali per affrontare criticità e prospettive, abbiamo valutato come necessario richiedere immediatamente alla USL Umbria 2 la realizzazione di uno studio approfondito relativo a Terni e alla Conca Ternana che consenta di realizzare un Servizio permanente indirizzato a valutare sistematicamente la correlazione tra rischio sanitario specifico e fonti prevalenti di emissione”.
“Entro tre mesi, inoltre – ha concluso l’assessore Cecchinin – abbiamo chiesto di realizzare un primo approfondimento specifico delle elaborazioni già avviate che valuti senza incertezze il rischio sanitario specifico relativo agli impianti di coincenerimento presenti nel territorio. Infine, fatta salva la piena autonomia tecnico amministrativa dei procedimenti autorizzativi e la separata responsabilità dei servizi preposti, La Giunta regionale ha chiesto alla Usl Umbria 2 di esprimere pareri univoci e concludenti”.
Sull’argomento inceneritori è tornato anche il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, con una nota sul sito istituzionale
“Non ho mai taciuto su alcun dato in mio possesso con particolare riferimento a quelli relativi alla salute e all’ambiente, materie di grandissima delicatezza che riguardano il benessere di tutti noi, dei nostri cari, dei nostri concittadini. Chi afferma il contrario si espone a dichiarazioni gravissime e lesive della dignità delle persone assumendosene tutte le responsabilità. Il 23 maggio 2013 nella sala del Consiglio Provinciale – scrive Di Girolamo – si è tenuta la seconda conferenza Provinciale Ambiente e Salute nel corso della quale sono stati diffusi i dati epidemiologici rilevati dallo studio condotto dalla Università di Perugia e si è anche fatto un confronto con quelli dello studio “Sentieri” anche se riferiti a due periodi storici diversi. Dalle risultanze dello studio “Sentieri” si è più volte discusso nel corso di atti o sedute specifiche dello stesso Consiglio Comunale. L’amministrazione comunale di Terni inoltre il 17 e 18 giugno 2016 ha promosso due giornate di confronto pubblico sulle questioni ambientali insieme con esperti delle varie materie. L’intero pomeriggio del 17 è stato dedicato al rapporto tra ambiente e salute nella conca ternana e ci sono stati relatori dell’Università, del Registro Tumori regionale, della USL, del CNR, compreso il prof. Fabrizio Minichilli, che ha partecipato alla realizzazione dello studio “Sentieri”.
Da quel confronto scientifico è stato chiarito che:
L’Umbria è una Regione che ha un tasso di neoplasie sensibilmente inferiore alla media nazionale.
Come accade in tutta Italia, c’è un aumento della incidenza delle neoplasie anche nella nostra Regione, ma più marcata nell’area Nord-Nord Ovest.
C’è una riduzione generale della mortalità.
C’è, a Terni, un eccesso statisticamente significativo per alcuni tumori che necessitano di studi di approfondimento.
D’altronde – prosegue il sindaco – anche lo studio “Sentieri” raccomandava la predisposizione di uno studio epidemiologico di coorte per poter valutare meglio la relazione fra ambiente e malattia in quanto, cito testualmente: “quando gli incrementi di mortalità riguardano patologie con eziologia multifattoriale e si è in presenza di siti industriali con molteplici ed eterogenee sorgenti emissive, anche adiacenti ad aree urbane a forte antropizzazione, rapportare il profilo di mortalità a fattori di rischio ambientali può risultare complesso”.
In questi mesi abbiamo quindi lavorato per questo obiettivo, insieme alla USL ed a tutti i soggetti del tavolo di coordinamento comunale sull’ambiente.
E la recente delibera dalla Regione – aggiunge il sindaco – che richiede alla USL 2 di mettere in atto uno studio approfondito sul rapporto ambiente-salute nella Conca ternana dimostra come le istituzioni nel loro complesso si stiano muovendo unitariamente, con atti concreti, per approfondire la materia con dati scientificamente solidi per poi poter adottare i necessari provvedimenti.
Qualunque altro percorso è una scorciatoia che può essere utile solo per soffiare sul fuoco della piazza e per strappare qualche titolo di giornale. Parlare di morti evitabili, addirittura 265 persone in sette anni, è un oltraggio alla verità e al dolore di tante famiglie. In questi sette anni ho sempre lavorato a misure, interventi amministrativi, che tengano insieme il sacrosanto diritto alla salute con le esigenze di una città di oltre 110mila persone. La città ad emissioni zero non esiste in nessuna parte del mondo, è possibile invece dar luogo a misure che riducano l’inquinamento in tutte le sue articolazioni, quello legato al riscaldamento, alla mobilità ed alle attività produttive. Questo abbiamo cercato di fare con l’efficientamento energetico, con la mobilità sostenibile, con il monitoraggio e la repressione dei fenomeni inquinanti, sospendendo anche, nei termini e nei periodi consentiti dalla legge, le attività fuori norma. Non leggo alcuna proposta – conclude Di Girolamo – da parte di chi sa solo inveire nei confronti del sindaco addebitandogli, addirittura, malattie e vite umane. In attesa di un sindaco miracolistico e salvifico, invito ancora una volta, ad una opposizione seria e costruttiva che abbia rispetto, quantomeno, dei problemi di salute delle persone”.