Sensibilizzare i giovani e non solo contro il consumo di droghe, farne conoscere le drammatiche conseguenze e salvare la vita a chi è finito nella rete della droga e delle nuove dipendenze: sostanze, alcol, cyberbullismo e ludopatia. Questo l’obiettivo della Comunità Incontro che ieri mattina ha incontrato gli studenti dell’istituto tecnico , economico, Luigi di Savoia di Rieti.
Proprio per la prevenzione è stato istituito il progetto INclasse (dedicato a tutte le scuole secondarie) che fa parte di un grande contenitore che si chiama INdipendente e che ospita all’interno altri progetti: INstrada e INascolto. Il primo prevede un approccio diretto andando ad intercettare ed agganciare persone che usano ed abusano di sostanze ed alcol. Il secondo è un punto di ascolto sito all’interno della casa madre della Comunità ad Amelia che ha lo scopo di ascoltare, supportare e sostenere le famiglie.
Tante le domande che i ragazzi hanno fatto sia agli operatori che agli ospiti della Comunità Incontro che hanno vinto contro la droga e le nuove dipendenze, come ludopatia e internet. Gli studenti hanno ascoltato molto interessati le testimonianze di 6 ospiti della Comunità e chiesto loro le difficoltà che incontra chi decide di entrare in una comunità di recupero, la differenza tra droghe leggere e pesanti, cosa spinge una persona a fare uso di sostanze.
“Siamo soddisfatti – sottolinea la psicoterapeuta Tania Fontanella, responsabile dell’equipe multidisciplinare della Comunità Incontro – che ci sia stato un grande interesse e tante domande da parte dei ragazzi. Come diceva Don Pierino: ‘Bisogna credere nell’uomo nonostante tutto’. Noi ci crediamo e vorrei sottolineare che nonostante le droghe stiano cambiando chimicamente , la sofferenza è sempre la stessa e noi siamo pronti a offrire un aiuto concreto per salvare chi è finito nel tunnel delle sostanze e delle dipendenze”.
“La prevenzione – spiega Marco Araclea del direttivo della Comunità Incontro – è fondamentale contro l’uso-abuso di droghe e sostanze. Come diceva don Pierino ‘Più largo è lo spazio dei sani più difficile sarà ammalarsi’.
“Ci batteremo – spiega Giampaolo Nicolasi, responsabile di struttura della Comunità Incontro – come abbiamo fatto fino ad ora per dire no alla droga. Anche la prevenzione gioca un ruolo importante. Proprio su questo argomento abbiamo avviato dei progetti e collaborazioni con le scuole. Purtroppo è diventata quasi una moda tra i giovani quella di uscire il fine settimana per sballarsi. In che modo? Fumando uno spinello o sniffando o bevendo. Un atteggiamento sbagliato che non porta da nessuna parte, ma che fa riflettere. Viene in mente immediatamente la ragazzina di 16 anni morta a Genova per una dose di metanfetamina oppure i sette morti, in tre mesi, per overdose a Mestre o l’ultimo fatto quello di Pamela Mastropietro”.
Il progetto di prevenzione INscuola proseguirà con altri incontri in altre scuole di Rieti che si terranno il 20 marzo e poi il 20, 24 e 27 aprile.