Opposizioni sulle barricate dopo l’inchiesta sugli appalti che ha portato all’emissione di 16 avvisi di garanzia.
Il Movimento 5 Stelle esulta con un GOOD MORNING TERNI e non demorde: “nelle prossime ore consegneremo ulteriori documenti e informazioni”.
“C’è una verità che ormai non può più essere negata – scrivono i pentastellati – il buco del comune ha riempito le casse delle aziende amiche attraverso una sistematica pianificazione degli appalti volti non a tutelare gli interessi del cittadino ma quelli del Partito. Questione morale che non abbiamo mai smesso di denunciare.
Avevamo promesso – aggiunge il M5S – che avremmo aperto tutti i cassetti e lo stiamo facendo. L’ingresso del M5S a Palazzo Spada ha trascinato un comune immerso nella penombra alla luce sole. Non ci arrenderemo di fronte alla decadenza dentro cui ci hanno portato.
Terni deve rialzare la testa – e la conclusione dei grillini – è ora di restituire dignità alle istituzioni e di liberare le forze migliori, ricordando che le competenze non hanno tessere di partito. Noi siamo pronti.”
Secondo Forza Italia, “quello che è successo al Comune di Terni non può passare, come cerca di farlo passare il sindaco, come un fatto normale. Ci sono accuse pesantissime e le ombre che si sono addensate su Palazzo Spada dovrebbero essere subito allontanate da chi ha a cuore la città. Ciò si può fare solo attraverso l’allontanamento dei coinvolti ( a cominciare dai due assessori) dai ruoli di responsabilità che occupano. Tutto ciò – sostiene Forza Italia – non perché li riteniamo colpevoli ma perché pensiamo che le istituzioni debbano essere salvaguardate. Infine auspichiamo che la magistratura faccia presto e bene il suo compito e si accertino i fatti”.
Più dura la Lega Nord.
“Se confermate le accuse saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. Il sindaco Di Girolamo non può nascondersi dietro le solite frasi di circostanza, ma deve assumersi la responsabilità politica dell’operato della sua Giunta e rassegnare immediatamente le dimissioni. Siamo fiduciosi del fatto che quanto sta accadendo a Terni possa mettere la parola fine ad un modo “opaco” di amministrare la città e che la Lega Nord sta denunciando ormai da oltre un anno”.
“Auspichiamo – aggiunge la Lega – che questa indagine possa finalmente fare luce su un sistema opaco di amministrazione della cosa pubblica, che sembrerebbe caratterizzato da una metodologia di gestione degli appalti da tempo consolidata in città e su rapporti sempre poco chiari tra pubblico e privato. Su queste tematiche, in particolare per la gestione del verde pubblico, stiamo cercando di vederci chiaro ormai da oltre un anno, attraverso richieste di accesso agli atti, denunce e interventi. Ora che la cosa emersa attendiamo con fiducia i riscontri, fiduciosi del fatto che una volta per tutte si faccia chiarezza su queste e su altre situazioni poco trasparenti legate all’Amministrazione Pd come ad esempio il Consorzio TNS e al mattatoio comunale.”
“Noi non sappiamo – scrive Marco Cecconi, FdI , quali potranno essere gli sviluppi di questa maxi-inchiesta: non sappiamo il tipo di responsabilità che verranno accertate a carico di quanti sono stati raggiunti da avvisi di garanzia, non sappiamo quali illeciti penali verranno addebitati a chi. Quello che però sappiamo con assoluta certezza è che – responsabilità penale o no – sussiste a carico di questa classe dirigente, anche al di là degli attuali indagati, una responsabilità politica gravissima che non potrebbe essere cancellata da nessun tribunale nemmeno nel caso di una eventuale (e, a quanto pare, alquanto improbabile) archiviazione finale. Lo sappiamo – aggiunge Cecconi – da quando abbiamo denunciato – da soli – gli illeciti penali conclamati commessi in passato dagli attuali affidatari del servizio di refezione scolastica: tali da gettare ombre troppo pesanti sul presente di questo servizio nelle mense ternane ed anche sul suo futuro, in vista di un imminente nuovo appalto. Lo sappiamo, per esempio, da quando abbiamo denunciato – da soli – profili di dubbia legittimità nelle manovre in corso per l’affidamento esterno della pubblica illuminazione (altra questione, come le mense scolastiche, al centro dell’indagine), che qualcuno a Palazzo Spada vorrebbe togliere all’ASM. Lo sappiamo – prima ancora – da quando abbiamo reiteratamente denunciato un “sistema-Terni” fatto di intrecci tra politica e imprese del cerchio magico, beneficiarie di affidamenti blindati, dalla cultura ai rifiuti. Da una parte imprese che hanno visto incrementare il proprio business all’ombra di Palazzo Spada. E, dall’altra, praticamente in contemporanea, un indebitamento esponenziale del Comune, arrivato al predissesto.”
“I responsabili politici della locale amministrazione all’interno della quale si sarebbe consumato il tutto – scrive Paolo Crescimbeni – facciano un passo indietro, anche due, anche dieci e lascino i cittadini liberi di esprimere le proprie scelte alla luce di trenta mesi di amministrazione che definire fallimentari significa essere davvero generosi. Chiedendo scusa!!”.