Tempo di bilanci per il Compartimento Polizia Ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo di Ancona. Nel corso dell’anno sono state impiegate 10.926 pattuglie in stazione e quasi 1.650 a bordo treno, scortati più di 3.300 convogli ferroviari (con una media di circa 9 treni al giorno). Sono stati predisposti circa 500 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali che sui convogli che hanno consentito l’arresto di 25 persone e la denuncia di altre 322. Sono stati inoltre eseguiti 5 provvedimenti di daspo urbano.
L’attività di contrasto ai furti di rame si è tradotta in oltre 200 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli e in circa 1500 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie con 3 indagati. E’ proseguita l’azione di contrasto al fenomeno delle aggressioni ai danni del personale F.S. risalendo all’identità dei responsabili in 12 dei 16 casi denunciati, infine sono stati effettuati servizi per il contrasto all’abusivismo commerciale nelle principali stazioni ferroviarie, con numerosi servizi di controllo straordinario del territorio.
Nel corso del 2018 il personale del Compartimento Polfer “Marche, Umbria ed Abruzzo” ha identificato e controllato 56.310 persone (incrementando di circa il 20% il dato del 2017), rintracciato 32 minori in stato di abbandono e realizzato numerose iniziative di educazione alla legalità come la campagna “Train…to be cool”, con la quale gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno incontrato centinaia di studenti delle scuole medie e superiori.
La statistica, spiega una nota, non rispecchia completamente l’attività della Polizia Ferroviaria in molti casi fatta di immediata prossimità, di semplici informazioni date al cittadino, di aiuto ai viaggiatori e di sostegno al personale che lavora sui treni, di recupero di effetti personali dimenticati, di solidarietà e di cooperazione con gli enti preposti all’assistenza dei bisognosi e dei senza tetto e di costante collaborazione con quanti svolgono la propria attività all’interno dell’ambito ferroviario. Da rimarcare, infine, il “tributo” pagato da 18 operatori della Polfer per gli infortuni occorsi nello svolgimento del servizio Istituzionale.