Un tragico infortunio sul lavoro si è verificato sul tratto di ferrovia lenta nei pressi di Allerona Scalo. Vi ha perso la vita un operaio di 26 anni schiacciato da un mezzo meccanico. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Orvieto e di Terni oltre alla polizia ferroviaria e scientifica.
Il giovane – in base alle prime informazioni – era impegnato in lavori di manutenzione della ferrovia, quando sarebbe stato investito da un mezzo pesante che stava operando nell’ area.
“È l’ennesima sconfitta di uno Stato che si è “rassegnato” a considerare mera statistica ciò che noi riteniamo possa e debba essere in ogni modo, con ogni sforzo, evitato”. Scrive la Filt dell’Umbria e tutta la Cgil chiedendo “che venga immediatamente avviato un tavolo di verifica e venga fatta luce sulle cause di quest’ultima tragedia. Chiamiamo tutti ad una assunzione di responsabilità, anche sul fronte politico a vari livelli. Ribadiamo con fermezza l’urgenza di aumentare gli investimenti per la prevenzione, di rafforzare i controlli e allo stesso tempo le sanzioni, per fermare la catena di infortuni. Lavoro non può essere morte. Quindi, oltre ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi del lavoratore colpito, concludono Filt e Cgil, continueremo senza tregua nella lotta che da anni stiamo portando avanti contro questa piaga delle morti e degli infortuni durante lo svolgimento del proprio lavoro”.
Dichiarazione di Riccardo Marcelli, segretario Cisl Umbria «Inaccettabile che nel 2018 si continui a morire sul lavoro -afferma in una nota Riccardo Marcelli segretario della Cisl Umbria-. Quanto accaduto ad Allerona deve spingere ad ampliare e lavorare di più sulla sicurezza, l’obiettivo deve essere zero incidenti senza retorica. Per farlo serve lavorare senza sosta sulla cultura della sicurezza che si coltiva ogni giorno attraverso investimenti e formazione. Serve aumentare la cultura della prevenzione e sotto questo aspetto non è più possibile tollerare il decadimento degli organi pubblici preposti al controllo, come purtroppo è avvenuto nella nostra regione negli ultimi anni. Come Cisl siamo vicini alla famiglia del giovane lavoratore scomparso».Dichiarazione di Riccardo Marcelli, segretario Cisl Umbria «Inaccettabile che nel 2018 si continui a morire sul lavoro -afferma in una nota Riccardo Marcelli segretario della Cisl Umbria-. Quanto accaduto ad Allerona deve spingere ad ampliare e lavorare di più sulla sicurezza, l’obiettivo deve essere zero incidenti senza retorica. Per farlo serve lavorare senza sosta sulla cultura della sicurezza che si coltiva ogni giorno attraverso investimenti e formazione. Serve aumentare la cultura della prevenzione e sotto questo aspetto non è più possibile tollerare il decadimento degli organi pubblici preposti al controllo, come purtroppo è avvenuto nella nostra regione negli ultimi anni. Come Cisl siamo vicini alla famiglia del giovane lavoratore scomparso».