Sabina Accorroni, consigliera di minoranza al Comune di Montecastrilli, della Lega, interviene nel dibattito pubblico che si è acceso all’indomani delle dimissioni del vice sindaco, di due assessori e di 3 consiglieri di maggioranza.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/crisi-politica-al-comune-di-montecastrilli-500660
IL DISSESTO
“Come è avvenuto per il comune di Terni, il comune di Montecastrilli è andato per anni, amministrativamente parlando, nella direzione che porta al dissesto economico – scrive la consigliera Accorroni.
La trasparenza e la condivisione delle scelte citate dagli assessori dimissionari non c’entrano minimamente, ma sono solo l’ultimo capitolo della faida interna al centrosinistra, al Partito Democratico.
La gravissima crisi di liquidità del nostro Ente trae origine da un pericoloso e scriteriato modo di amministrare del periodo Angelucci ma anche delle precedenti amministrazioni.
La ricerca ossessiva del consenso ad ogni costo, la presunzione di mantenere il potere in eterno – secondo l’esponente della Lega – li ha obbligati a promettere e spendere oltre il possibile, si è speso sistematicamente facendo debiti, facendo deficit.
Agli inconsapevoli contribuenti si è fatto credere di essere un comune ricco e ben amministrato, ora per legge spetterà agli stessi contribuenti pagare i debiti e ripianare i disavanzi accumulati.
La nuova contabilità, in vigore dal 2015, ha mandato e manderà in dissesto molti di quei comuni che non hanno capito in tempo che con le nuove regole le vecchie furbizie contabili non erano più possibili.
Quando parliamo di deficit, ci riferiamo al deficit di cassa di parte corrente, nelle cui uscite figurano i pagamenti della spesa per il personale, della spesa per i servizi obbligatori, della spesa per la manutenzione ordinaria del patrimonio comunale, della spesa interessi da indebitamento.
Negli ultimi otto anni, la maggioranza che ha sostenuto il sindaco Angelucci, ha votato ad occhi chiusi tutto e di tutto senza rendersi conto che il disavanzo di cassa di parte corrente è stato in media superiore ai 600.000 euro annui, nel 2018 questo disavanzo annuale ha toccato la cifra di circa 1,1 milioni di euro.
Quando ci siamo resi conto quanto stava accadendo lo abbiamo segnalato, era il 2017, al consiglio comunale, al Revisore dei Conti, alla Corte dei Conti.
Fin da allora abbiamo segnalato, inoltre, che al disavanzo 2014 pari a circa 1,5 milioni di euro andavano aggiunti ulteriori disavanzi riferiti agli anni successivi per un totale di circa 1,1 Milioni di euro.
Nello stesso periodo, la Corte dei Conti stava verificando, parallelamente, i bilanci 2014 e 2015 ed è giunta, per ora, in parte, alle nostre stesse conclusioni costringendo il nostro comune a contabilizzare un ulteriore disavanzo di circa 150.000 euro.
A fine 2018, in un estremo tentativo di coprire la verità sui nostri conti, il sindaco ha scritto in un manifesto pubblico che la Corte dei Conti aveva certificato definitivamente i suoi bilanci, ma in realtà aveva solo preso atto con riserva delle modifiche da noi operate relative al rendiconto 2014 e 2015, i rendiconto 2016 e 2017 non sono ancora stati verificati. É nostro dovere – aggiunge ancora la Accorroni – sapere chi ha pagato le spese di stampa e di affissione di questi manifesti. Speriamo che non siano stati spesi soldi pubblici per disinformare la gente.”
LA CRISI – I DISSIDENTI NON AVRANNO SUCCESSO E LA POLEMICA CON “MONTECASTRILLI SIAMO NOI”
“Noi siamo sicuri che il tentativo dei sei dissidenti sia un tentativo per costringere il sindaco a fare un passo indietro ma crediamo che non avrà successo.
I sei dissidenti della maggioranza non potranno fare a meno di presentare una mozione di sfiducia dall’esito scontato, sapendo di poter contare sul mio voto per sfiduciare il sindaco.
Si sono presentati in sei perché non hanno nessuna certezza di avere il voto dei tre consiglieri che fanno capo a Capradossi, consiglieri che, a mio parere, si sono dimostrati consiglieri di minoranza ma non di opposizione.
Noi non amiamo i tatticismi politici, siamo abituati a dire pane al pane e vino al vino.”