Salve amici del sito www.artedicambiare.org Oggi vorrei parlarvi del disturbo che, in modo subdolo, si insinua, a volte, nella vita delle persone riuscendo a modificare comportamenti, immagini, pensieri e prospettive per il futuro. Si tratta della sindrome ansioso depressiva reattiva, in cui il soggetto, mostra disinteresse nella cura della propria persona (non ha voglia di lavarsi, indossa quasi sempre gli stessi abiti, ecc.), cura poco le relazioni con gli altri (esce poco di casa), ha un atteggiamento depresso, riferisce tristezza cronica, senso di vuoto, vergogna e un forte timore del giudizio altrui. Si usa il termine reattiva quando la depressione non risulta primaria ma in conseguenza ad un fatto traumatico che pone l’individuo nella condizione di non saper reagire all’evento. Come quando, ad esempio, si dovrebbe elaborare un lutto familiare e non se ne hanno le capacità reattive.
Questo, condiziona l’attività lavorativa, i rapporti sociali e familiari, costringendo la persona ad un lungo periodo di profonda solitudine, poichè si ha la sensazione che il mondo esterno non comprenda lo stato d’animo e il rapporto con vita. Una terapia di gruppo, secondo me, potrebbe aiutare la persona a risolvere questa problematica.
La Psicoterapia cognitiva è elettiva per questo tipo di disturbo
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