C’è anche Terni alla mostra “I Tesori d’Italia. Il ‘900 delle Fondazioni. Da Giorgio De Chirico a Lucio Fontana” che inaugura Agrigento capitale della cultura 2025.
Per l’esposizione ospitata nella storica Villa Aurea , nel cuore della Valle dei Templi, a partire dal 19 gennaio, sono partite due opere della collezione d’arte della Fondazione Carit: ‘Combustione’ di Alberto Burri del 1961 e ‘Aristotele’ di Vincenzo Gemito, scultura in bronzo.
La rassegna, curata da Pierluigi Carofano e Anna Ciccarelli, nasce dalla collaborazione tra il Parco Valle dei Templi di Agrigento e il Consorzio Progetto Museo, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura e della Regione Siciliana.
Attraverso 25 opere selezionate, tra dipinti e una scultura, la mostra propone un itinerario di quelle espressioni artistiche che hanno segnato il secolo scorso, mettendo in relazione le regioni italiane con le correnti e le personalità che ne hanno scandito le vicende culturali.
Oltre al Burri della collezione ternana, che esce da palazzo Montani Leoni per la prima volta, spiccano in mostra il bel ‘Paesaggio di Napoli’ di Giorgio de Chirico proveniente dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata; la ‘Natura morta’ di Mario Sironi della Fondazione CariVerona e due opere di Pellizza da Volpedo della Fondazione di Alessandria.
Ogni opera, scrivono i curatori, è “portatrice di valore, cultura e pensiero“ e il percorso espositivo è un invito a esplorare non solo l’estetica dei capolavori, ma anche le loro implicazioni storiche e culturali.
In questo senso la mostra è un tributo alla complessità e alla ricchezza del nostro patrimonio, che trova ad Agrigento un palcoscenico del tutto unico.