E’ quanto si chiedono i Club Siena Club Fedelissimi, Forza pro, Coordinamento Cuore Azzurro, Novara e Rocca rossoverde, che aderiscono alla Federsupporter in questo comunicato che integralmente riportiamo:
” La vicenda che coinvolge la Nostra ed altre 5 Società ( FC Pro Vercelli, Ternana Calcio, Robur Siena, Novara Calcio, Calcio Catania, Virtus Entella) sta ormai assumendo i connotati di una farsa. Un vero e proprio gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza senza mai proseguire il percorso fino al traguardo. Le recenti decisioni degli Organi della giustizia sportiva ( Tribunale Federale Nazionale, Collegio di garanzia del CONI) e statale ( Tar del Lazio) si presentano come i risultati di una vera e propria lotteria, dove però chi tiene il banco” bara”. Si assiste, infatti, ad un continuo andirivieni di decisioni senza che nessuna di esse sia , finora entrata nel merito delle questioni. Un caso tipico, quindi, di giustizia denegata e contraria ad un principio fondamentale e fondante di qualsiasi ordinamento, sia esso settoriale sia esso generale, quale quello della certezza del diritto. Un tipo di giurisdizione che rende praticamente impossibile decisioni di carattere ripristinatorio della legalità violata, poiché, soprattutto, nel caso, come quello che stiamo vivendo, i provvedimenti ripristinatori della legalità sono destinati ad intervenire quando, ormai, avranno esaurito tutti i loro effetti. Decisioni, atteggiamenti e contraddizioni che hanno colpito le singole Società, ma, soprattutto, i loro tifosi, unici soggetti destinatari nel sistema calcio solo di obblighi. ORA BASTA ! Chiediamo, a voce alta il rispetto dei nostri diritti , morali e civili prima ancora che economici. Quel rispetto che solo un urgente intervento del Governo può assicurare per il ripristino della legalità e della certezza del diritto: ristabilire la composizione a 22 squadre del Campionato di Serie B . Situazioni come quella che ci vede coinvolti lede, prima di tutto, il principio stesso, statutariamente previsto dal CONI, in forza del quale la dimensione economica dello sport deve essere conciliata con la sua “ inalienabile dimensione popolare, sociale, educativa e culturale . E’ questa dimensione che impone il rispetto dei diritti di milioni di tifosi che vedono minacciata da queste assurde, illegali decisioni, una pacifica e serena convivenza all’insegna dei valori dello sport. Fateci credere ancora in uno sport ed in una giustizia sportiva puliti!”