Il sindaco Francesco De Rebotti prende, finalmente, in mano la disputa tra i commercianti specie i baristi di Narni Scalo e la società Narnia 2014, per quella che viene chiamata la guerra del cappuccino. “Una riunione tra tutte le parti interessate – spiega durante l’assemblea autoinvitata di ieri sera – e comunque non sarà mai contro le associazioni di volontariato. Sono per le regole, quello sì”. Insomma, de Rebotti promette chiarezza e rigore da tutte le parti ed invita a smorzare i toni complessivi, riconducendola questione a quello che realmente è, una disputa sui cappuccini e caffè da servire. Roberto Pernazza, il presidente di Narnia 2014 non torna indietro e rivendica il suo buon diritto ad organizzare la sua sede come meglio ritiene: “D’altra parte abbiamo speso più di settantamila euro per rifare gli spogliatoi che erano indecenti”. Ed intanto si coccola la sua nuovissima macchina per il caffè che è sempre in pressione. Mancavano, è vero, i commercianti che ora preannunciano il rigoroso controllo di tutti gli atti formali. Ma di fatto sembrano abbandonati pure dalla politica che si è ormai schierata, qualcuno lo è sempre stato, dalla parte di Roberto Pernazza e delle cinquecento famiglie che mandano i propri figli a giocare al calcio e a praticare molti altri sport. Di sicuro i numeri contano e nemmeno poco.