Si intitola “Tra Reverie e Alchimie Cromatiche” la mostra dedicata al pittore ternano Corrado Spaziani, curata da Massimo Duranti e Andrea Baffoni con il coordinamento di Piero Zannori, che si terrà fino al 13 ottobre in due sedi espositive: Palazzo Vecchio, Sala dei Priori e Stazione di posta a San Gemini, al Circolo Lavoratori Terni dal 29 settembre.
Spaziani, pittore di fama nazionale e internazionale, è noto per il suo legame profondo con l’Umbria, nonostante i frequenti soggiorni e i riconoscimenti ottenuti in Francia, Svizzera e Germania.
Le sue opere, caratterizzate da un linguaggio artistico unico fra sogno e fantasia, celebrano spesso i paesaggi e le architetture della sua terra natale.
Le esposizioni offrono una prospettiva nuova su Spaziani, mettendo in luce non solo le sue opere pittoriche, ma anche disegni, ceramiche e grafiche spesso inedite, messe a disposizione dal figlio Giulio Spaziani, già noto primario del Dipartimento di salute mentale di Terni.
Descritto dalla critica come lo “Chagall italiano”, Spaziani si distingue per la sua originalità e sperimentazione. La sua arte, lontana da rigide classificazioni, trova le sue radici nell’espressionismo, trasportando lo spettatore in un universo fiabesco in cui la natura e i paesaggi umbri si fondono con architetture vibranti di colori, spesso creati dallo stesso artista.