L’ha detto il presidente “mancò la fortuna non l’onore“, parafrasando una frase importante. Paolo Garofoli si appunta sul petto la medaglia della sua squadra, quella che secondo lui, ma anche secondo la regione sportiva, è stata la migliore, quella che ha fatto vedere un gioco spumeggiante. Un paio di episodi, sfortunati, l’hanno condannata al secondo posto. E’ lo sport. Ma nessuno ha poi dimenticato che i risultati arrivano con un staff importante, quello guidato da Marino Defendi, l’allenatore; alla sua prima esperienza da condottiero, è riuscito ad arrivare sino in fondo. Era destino che non avesse vinto ma l’impegno la capacità, ed ora anche l’esperienza l’hanno fatto amare da tifosi e giocatori. Il prossimo anno sarà anche una sorta di direttore sportivo nel senso che metterà bocca negli acquisti perché in definitiva la squadra la deve mettere in campo proprio lui. Una cosa da cambiare? Il cappellino, non il massimo: meglio, molto meglio senza.
E Marco Laureti? Un viceallenatore? Ma per carità. Lui è formalmente un vice ma un capo per la visione tecnico tattica delle partite da preparare. Ed ora è anche diventato un perfetto comunicatore dal momento che era la sua faccia a spiegare le partite dei rossoblù in tutte le televisioni Un vice allenatore? “Ma mi faccia il piacere…”!
Tra i tecnici ha fatto capolino anche Leonardo Cori: ha guidato gli juniores, adottando lo stesso modulo di mister Defendi, perché si fa così in una grande squadra. I suoi giocatori sono saliti spesso in prima squadra per riprendee poi la domenica dopo il proprio posto tra i giovani. A proposito, la sua squadra ha vinto il campionato regionale
Che la Narnese fosse diventata una fucina di giovani e giovanissimi portieri non se l’aspettava nessuno. C’era una tradizione da rispettare che partiva da gente come Paolo Tordi, Roberto Saccodossi, Bandini e via dicendo sino a Pasquale Cunzi. Invece sotto la cura di Sandro Paterni il problema dell’ultimo difensore non c’è mai stato. Davanti a qualsiasi problema, squalifiche, infortuni, ecco che arrivava un giovanotto preparato, educato, pronto a tirare giù la saracinesca e poi riprendere il proprio posto tra gli juniores.
E comunque una grande squadra si fa riducendo al massimo gli infortuni e mantenendo un livello atletico di qualità. Proprio quello che ha fatto per tutta la stagione il prof. Federico Rognini.
Uno staff di alto livello, allora, che sarà necessario mantenere perché da Defendi a scendere sino a Rognini hanno avuto offerte più o meno velate. Sarà bello vedere anche il prossimo anno coi rinforzi che ha promesso Paolo Garofoli, il presidente, la Narnese in vetta.