Omar Bortolacelli, bolognese, disabile, è stato uno dei partecipanti all’edizione che si è appena conclusa ieri di Wonder Umbria, motogiro non competitivo fra i Borghi più belli dell’Umbria.
La sua è veramente una storia straordinaria che va raccontata. Pur avendo perso l’uso delle gambe a causa di un terribile incidente stradale, Omar, riesce a guidare una motocicletta. Come fa lo spiega lui stesso in questa intervista. “Ovviamente – dice Omar – ho bisogno di persone che mi aiutino a salire e a scendere dalla moto. Per salire ho due persone che mi prendono in braccio e mi mettono sulla moto, mi tolgono i cavalletti e io parto. Stessa cosa per scendere, ci sono sempre due persone che si fanno riconoscere con una pettorina gialla e quando arrivo mi prendono al volo.”
Un’impresa davvero straordinaria. Omar, nonostante la disabilità, ha una vita autonoma e vive da solo. “Sono otto anni che vivo da solo, ho ripreso la patente della macchina, faccio tanto sport oltre la moto, faccio immersioni subacquee, vado a cavallo. Faccio tanto sport perché lo sport salva la vita e a me l’ha salvata due volte. La prima volta quando ero piccolo per superare il trauma psicologico dell’abbandono di mia madre. La seconda volta me l’ha salvata per superare il trauma dell’incidente. Grazie allo sport ho cominciato a credere in me stesso.”
Omar ha perso l’uso delle gambe a causa di un incidente stradale accaduto il 29 giugno 2011. Era a bordo di un’ambulanza del 118 che stava portando soccorso a una persona quando l’autista si è addormentato. L’ambulanza si è scontrata con un camion e lui ha riportato le conseguenze più gravi. “Quando i medici mi hanno detto che non avrei più camminato mi è crollato il mondo addosso. Avevo paura di non avere più la mia vita e il pensiero che mi stava uccidendo dentro era quello di non poter tornare più a fare il lavoro che mi piaceva.”
“Poi la svolta – racconta Omar – ho pensato alle cose che potevo ancora fare e ho smesso di pensare a quelle che non potevo più fare e ho continuato a rincorrere i miei sogni.”
Omar , quest’anno, ha fondato anche un’associazione “Ironwalk” presente sia su Facebook che su Instagram , attraverso la quale porta avanti tutti i suoi progetti sulla sicurezza stradale, lo sport e l’inclusione dei disabili nella società. “Ho trasformato la mia arrabbiatura in cose belle, arrabbiarsi è tempo perso.”
“Il messaggio che posso lasciare è che la vita è una e va vissuta in pieno, bisogna credere in se stessi – afferma ancora Omar – credere nelle proprie potenzialità e vivere giorno dopo giorno fino in fondo e non bisogna mai smettere di inseguire i propri sogni.”
Omar lo fa tutti i giorni.