“L’atteggiamento dell’azienda anche nell’ultimo incontro del 26 giugno scorso è stato “ostile e provocatorio”.
Lo affermano le organizzazioni sindacali e le RSU della ex Treofan di Terni dopo il tavolo tecnico con l’amministratore delegato Martin Kauffmann e il direttore Aloys Slender.
Hanno inviato una lettera al ministero dello sviluppo economico, alla Regione dell’Umbria, al sindaco di Terni e alle segreteria nazionali di Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec.
Secondo i rappresentanti dei lavoratori le risposte della Jindall sono state negative sulle questioni riguardanti:
1) implementazione degli ordini di prodotti laccato e qualificazione delle produzioni Treofan verso siti Jindall
2) la destinazione dei macchinari del sito di Battipaglia
3) assenza di riscontri su assetto organizzativo e ricadute occupazionali del sito di Terni
4) nessuna risposta a domande più tecniche
Le rassicurazioni verbali – insistono Filctem Cgil-Femca Cisl-Uiltec purtroppo vengono da mesi smentite dai fatti che vedono:
1) Lo stabilimento di Terni alleggerito di un numero importante di ordini di laccato verso altri siti Jindall e non, come afferma l’azienda, sottratti dalla concorrenza
2) i principali e più importanti macchinari di Battipaglia destinati ad altri siti europei e non a Terni, nonostante siano fortemente necessari per revamping e potenziamento del sito
3) il ridimensionamento del numero del personale rispetto le 151 unità delle iniziali slide presentate al MISE, che secondo le proiezioni aziendali è destinato a scendere, mette in difficoltà la tenuta dello stabilimento già da ora, con numeri che si riscontrano insufficienti per poter svolgere
l’ordinaria attività lavorativa.
4) Il premio di partecipazione non viene ancora erogato adducendo scuse relative a conteggi che subiscono continue e inspiegabili modifiche.
In seguito alla proclamazione dello sciopero i sindacati sono stati convocati dall’AD Kauffmann il quale ha chiesto l’immediata sospensione della protesta avanzando, contemporaneamente alcune proposte:
1) qualificazione di prodotti laccati Jindall, non compatibili con i macchinari presenti presso il sito di Terni, opzione che ben si differenzia rispetto la richiesta di riportare le produzioni Treofan trasferite nei siti Jindall
2) confermato il solo trasferimento di una taglierina, e ribadito che non si comprende la motivazione per cui si continua a discutere dei macchinari presenti nel sito di Battipaglia
3) rispetto ai numeri del personale, si confermano le attuali 143 unità (insufficienti per le attuali attività produttive), che saranno comunque riviste alla fine dell’anno, dopo l’arrivo della taglierina a Terni
4) inoltre vista la non volontà di produrre a Terni l’MB400, cosa assolutamente non veritiera, tali produzioni verranno spostate su altri siti, svuotando ulteriormente le linee dì estrusione.
5) cascame, è stato comunicato che 2000 tonnellate verranno vendute subito. In merito alla gestione cascame come sito siamo sempre stati favorevoli alla rilavorazione. Quello che abbiamo sempre ribadito alla proprietà è che per poterlo fare servono impianti specifici e Terni ad oggi ne è sprovvista.
6) è stato comunicata la volontà di spostare il prodotto finito presso un magazzino Jindall, situato al nord Italia.
“Visti gli ulteriori accadimenti e le comunicazioni aziendali” i sindacati hanno deciso di confermare la protesta.
Così come attenzione specifica viene rivolta al sito di Battipaglia al fine di evitare che venga svuotato dei macchinari. Oggi una delegazione di Terni ha manifestato davanti ai cancelli del sito campano (la foto è relativa proprio a questa iniziativa).