La designazione di Antonio Bartolini, assessore regionale PD, all’ARAN fa scattare un “cattivo” pensiero al consigliere regionale del Gruppo Misto (ex Lega) , Emanuele Fiorini, secondo il quale, la nomina che sarà approvata dal premier Giuseppe Conte, potrebbe essere propedeutica ad una alleanza, a livello regionale fra lo stesso Partito Demcoratico e il Movimento 5 Stelle.
Fantapolitica estiva?
“La Conferenza delle Regioni – scrive Fiorini – lo scorso 3 luglio ha designato l’Assessore regionale alla Sanità del Partito Democratico Antonio Bartolini, nel collegio di indirizzo e controllo dell’ARAN (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni). Si tratta di un importante organismo composto da 5 membri esperti in gestione del personale, chiamati a coordinare la strategia negoziale dell’Ente che rappresenta le pubbliche amministrazioni nella stipula di tutti i contratti dei dipendenti pubblici.
Il decreto per la nomina dell’Assessore Bartolini dovrà essere firmato direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Conte.
L’accordo sembra raggiunto e la nomina è ormai imminente.
Ma è davvero un caso – si domanda Fiorini – oppure la nomina di uno degli Assessori di punta della giunta Marini ha anche un risvolto politico regionale?
Ma sono al corrente i 5 Stelle (che hanno contestato la giunta PD per quasi cinque anni) che questo Assessore è stato a suo tempo voluto fortemente dalla ex Presidente Marini? Come possono avallare oggi la nomina direttamente a firma di Conte?
Sembra quasi un primo accordo tra PD e 5 Stelle – afferma Fiorini – in vista delle ormai vicine elezioni regionali, sulla scia di quanto indicato da Zingaretti a livello nazionale.
E le incompatibilità previste dalla norma con le cariche svolte nei partiti politici sono state davvero verificate? Si può seriamente sostenere che l’Assessore alla Sanità Bartolini non svolga ancora oggi un ruolo importante nel PD?
Insomma – conclude il consigliere ternano – il centrosinistra umbro affonda tra liti e polemiche, ma c’è chi – grazie al Governo Conte – sembra aver trovato un nuovo posto al sole per i prossimi quattro anni, in attesa della nuova alleanza elettorale PD-5Stelle.”