In riferimento all’articolo pubblicato oggi sul Messaggero e ripreso da alcuni politici locali,
Ospedale di Terni, Filipponi e Paparelli: porremo all’attenzione del ministero della salute le intollerabili criticità
relativo ad una presunta mancata lettura del referto per medici in ferie nell’Azienda Ospedaliera “S. Maria” di Terni, la Direzione Aziendale – si legge in una nota stampa – intende fornire alcune precisazioni. Infatti, il ritardo nella disponibilità del referto cartaceo e online è dovuto a un mero errore formale dello specialista senologo che lo ha redatto, ma la paziente, come da prassi, era già stata messa al corrente della negatività degli esami dallo stesso specialista al termine della visita; lo specialista senologo non ha mai beneficiato di ferie dal 17 luglio ad oggi; la paziente non è mai stata abbandonata nel suo percorso.
Da un’indagine conoscitiva interna svolta per verificare e approfondire quanto pubblicato, supportata dalla documentazione e dall’archivio dei software gestionali interessati, risulta infatti che la paziente, presa in carico in passato dall’Oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Terni (ultima visita di follow-up nel mese di luglio 2021), abbia eseguito in data 21 luglio un esame clinico strumentale della mammella (visita + ecografia + mammografia) e in data 25 luglio un esame radiologico al bacino.
Al termine dell’esame mammografico eseguito in data 21 luglio, la paziente, come di prassi, è stata ricevuta dallo specialista radiologo senologo per successiva esecuzione della visita e dell’esame ecografico. Nell’occasione, in attesa del referto, lo specialista ha ragguagliato la paziente circa gli esami effettuati, rassicurandola sull’esito negativo degli esami (esito confermato dal successivo referto). Si precisa infatti che, in caso di esami “sospetti”, sempre da prassi, lo specialista radiologo senologo, per garantire la continuità della presa in carico, attiva direttamente e contestualmente alla prestazione fornita, i previsti percorsi di approfondimento diagnostico.
Alla paziente – si legge ancora nella nota della direzione del Santa Maria – al termine dell’esame clinico strumentale della mammella, è stata consegnata l’informativa per poter accedere online o, in alternativa, ritirare di persona oppure ricevere a domicilio le immagini radiografiche con relativo referto.
In data 30 luglio lo specialista radiologo senologo ha redatto il referto, lo ha salvato nel RIS ma la procedura non è completata poiché non era stata apposta la firma digitale.
Specificando che in casi di eventuale ritardo della refertazione, i Servizi interessati, dalla consultazione del programma RIS, sono in grado di “intercettare” la potenziale non conformità allertando lo specialista radiologo interessato, nel caso specifico, risulta essere stato lo stesso professionista ad accorgersi della mancata apposizione della firma digitale per cui, in data 9 agosto, il suddetto referto è stato firmato digitalmente e le immagini con relativo referto sono state messe a disposizione della paziente.
In data 11 agosto, la paziente è stata contattata telefonicamente dall’Operatore URP (precedentemente interessato dalla stessa paziente) che ha segnalato la disponibilità del referto; successivamente, il marito è stato contattato da un Dirigente medico della Direzione Sanitaria per spiegare l’accaduto e confermare la disponibilità degli esami svolti.
Si precisa inoltre che lo specialista radiologo interessato, rientrato dal periodo di rischio radiologico in data 17 luglio 2022 (prima dell’esecuzione dell’esame), ad oggi, 12 agosto 2022, a differenza di quanto riportato, non ha chiesto né beneficiato di alcun giorno di ferie.
Per quanto riguarda inoltre l’esame radiologico del 25 luglio (Rx bacino), si comunica che il referto è stato messo a disposizione della paziente dalla data del 26 luglio.