Sono 16 le stazioni di Rete Ferroviaria Italiana – tra Abruzzo, Lazio e Umbria – coinvolte nel progetto “La Ferrovia del Centro Italia”, di cui la società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS è partner a fianco dell’Associazione Culturale Giovanile Riattivati.
L’iniziativa rientra a sua volta nell’ambito della Campagna “I Luoghi del Cuore”, lanciata nel 2003 da FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo per sensibilizzare sul valore del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. “La Ferrovia del Centro Italia”, nello specifico, mira a potenziare il turismo nei borghi in alcuni casi anche poco conosciuti lungo la tratta Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona, che copre una distanza di 163,6 chilometri.
È prevista l’installazione di pannelli informativi in 16 stazioni ferroviarie, con dettagli su storia, cultura e peculiarità del territorio, arricchiti da QR code interattivi che offrono ulteriori informazioni. Il percorso punta non solo a preservare il patrimonio culturale e naturale, ma anche a generare un impatto positivo sull’economia locale. Il progetto ha avuto avvio oggi, sabato 1° giugno, con lo svelamento dei primi pannelli nelle stazioni di Rieti e L’Aquila.
Gli eventi verranno replicati, nei prossimi mesi, nelle stazioni di Sulmona, Terni, Antrodoco Centro, Marmore, Pratola Peligna, Antrodoco-Borgo Velino, Raiano, Castel Sant’Angelo, Molina, Cittaducale, San Demetrio ne’ Vestini, Contigliano, Paganica e Greccio.
” La Regione Umbria – si legge in una nota dell’assessorato ai Trasporti – ha aderito con convinzione a questo progetto, che va ad arricchire un ampio insieme di progetti e attività già messi in campo, a livello regionale e in collaborazione con la Regione Lazio, per il rilancio dei collegamenti ferroviari e della mobilità sostenibile e ciclabile quali fattori di sviluppo in grado di cambiare in meglio il futuro dei territori, valorizzandoli e rendendoli fruibili”.
L’assessore regionale Enrico Melasecche, nel complimentarsi con i promotori del progetto, ha sottolineato “l’importanza di mettere a rete progetti, energie, impegni e di definire un cronoprogramma in vista degli imminenti eventi che richiameranno in Umbria e in Italia un considerevole numero di visitatori, dal Giubileo del 2025 all’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi che ricade nel 2026.
L’Umbria parteciperà con idee, passione e concretezza proponendo questo progetto in tutti i tavoli nazionali in cui è già presente, a cominciare da quello dei Cammini, delle ciclovie, della Via dell’Acqua”.