Esclude che ci sia stato un “caso Terni” e parla di un “centrodestra che ha discusso lungamente”, il segretario regionale della Lega, l’on. Virginio Caparvi il quale tuttavia sottolinea che “l’amministrazione uscente sia stata ottima per Terni e crediamo nella continuità e abbiamo creduto nella continuità del nostro sindaco Latini ma i nostri alleati hanno seguito un’altra strada e arriva un momento in cui è necessario fare sintesi ed essere responsabili, il centrodestra diviso a Terni avrebbe portato a una sconfitta della coalizione e all’interruzione di questa grande stagione per Terni e noi come Lega non ci siamo sentiti di dover dare atto a questa separazione. Abbiamo preferito l’unità del centrodestra. Quindi – ha detto ancora Caparvi – non direi un caso ma un appuntamento importante che si è svolto in maniera anomala”.
Lo stesso Caparvi , peraltro, si era speso molto, fino a un certo punto, per il sindaco leghista uscente, ricordiamo tutti il selfie a Palazzo Spada e le dichiarazioni in cui si affermava che il candidato c’era ed era Latini. “L’ho fatto con convinzione – ha detto Caparvi – perché credo che questa sia stata un’amministrazione che ha saputo, in un momento di grande difficoltà, dimostrare le proprie capacità se poi il centrodestra ha fatto valutazioni diverse rispetto alla Lega potevamo fare una battaglia di bandiera ma questo non avrebbe reso giustizia ai ternani e per questo abbiamo fatto una scelta di unità”.
Dunque la lettura che dà Caparvi del “caso Terni” è un po’ diversa da quella che circola in città e che vuole una Lega fortemente divisa proprio sulla ricandidatura del suo sindaco uscente. Latini , secondo il segretario regionale, è stato “sacrificato” sull’altare dell’unità della coalizione al fine di non riconsegnare la città alla sinistra.
L’on. Caparvi ha partecipato nel pomeriggio alla presentazione della Lista della Lega. Presenti il segretario provinciale, David Veller, la vice segretaria regionale, Valeria Alessandrini e il candidato sindaco Orlando Masselli. Ad un certo punto è arrivato anche l’assessore regionale Enrico Melasecche che ha galvanizzato la platea strappando più volte applausi. Presenza che non è passata inosservata anche quella di Leonardo Grimani, ex sindaco di San Gemini, ex Pd, Italia Viva, Terzo Polo. “Sono fuori dagli schieramenti politici – ha tenuto a precisare – sono venuto a salutare degli amici”.