La pratica va, l’iter per avere a Narni il grande parco giochi di Leolandia Umbria ha saltato un altro scalino. Va detto comunque che non erano previste sorprese dal momento che la regione dell’Umbria era stata sempre vicina agli imprenditori. E così l’approvazione dell’accordo di programma è sembrato scontato. Gli altri firmatari sono stati il Ministero dello Sviluppo Economico ed anche Invitalia, l’agenzia che segue gli investimenti e che aveva dato anch’essa parere favorevole.
L’accordo si lega principalmente alla realizzazione di un albergo di ottanta posti letto e sedici camere da realizzare nell’area di san Liberato a ridosso del parco. Va ricordato che la “proposta prevede la realizzazione di un parco divertimenti tematico destinato all’infanzia in località San Liberato per una superficie complessiva di 55 mila mq con ambientazioni ispirate ai borghi medievali umbri, ed una struttura ricettiva destinata al segmento del turismo familiare con 16 camere, per un totale di 80 posti letto ed una capacità ricettiva teorica di 29 mila 200 posti letto all’anno. La realizzazione del programma consentirebbe di attivare sul territorio umbro investimenti per 36,3 milioni di euro, con un impatto occupazionale diretto stimato in 250 addetti. Per soprammercato la Regione ha disposto un finanziamento di 343 mila euro derivanti dal Fondo unico regionale per le attività produttive industriali.
Il presidente facente funzioni della giunta regionale, Fabio Paparelli ha ricordato che la proposta ha una importanza strategica per l’occupazione e il richiamo turistico in quanto consente di ampliare l’offerta turistica dell’intera Umbria, contribuendo alla destagionalizzazione dei flussi con importanti ricadute sul territorio di riferimento e sull’intera filiera.
“La creazione di attrazioni con ambientazioni a tema permetterebbe inoltre – secondo l’assessore regionale – di valorizzare le risorse culturali e ambientali del territorio e sostenere lo sviluppo dell’area e ciò in linea con gli obiettivi e le finalità del più ampio Accordo di programma per l’area di crisi complessa Terni- Narni in cui ricade l’investimento”.
Ora si aspetta il via libera da parte del Mise per avere la disponibilità dei finanziamenti.