“Siamo ottimisti, siamo consapevoli del nostro peso e anche della risposta che abbiamo trovato in città.Dovunque andiamo i cittadini ci chiedono di andare ad amministrare perché vedono in noi quella possibilità di cambiamento costruttivo e concreto che fino ad oggi è mancato.”
L’avvocato Leonardo Latini, espressione diretta della Lega alla guida di una coalizione di centro destra, si candida ad essere il nuovo sindaco di Terni. Se ciò avverrà, Latini scriverà una pagina di storia della città di Terni, diventando il primo sindaco della Lega a Terni, riportando il centro destra alla guida di Palazzo Spada a distanza di 20 anni dall’unica esperienza non di sinistra di Gianfranco Ciaurro, “che la gente ricorda con gioia” , sottolinea Latini.
“Spero di diventare sindaco e spero di dare vita a una giunta – aggiunge Latini – fatta di competenze, che possa finalmente dare alla città , quella svolta che merita perché Terni merita molto di più di quello che adesso ha”.
Un sindaco “fra la gente” , disponibile all’ascolto, la sua porta a Palazzo Spada “sarà sempre aperta”, il candidato Latini dimostra di tenere molto al rapporto con i cittadini che “non saranno costretti a venirmi a trovare nelle stanze perché possono trovarmi negli orari consueti a spasso con il cane o nei posti dove sono sempre andato”.
Per la Lega Terni è diventato, da tempo, un obbiettivo primario. Non a caso il segretario, Matteo Salvini, è stato ben 7 volte in città e ci tornerà ancora.
Se consideriamo che la Lega non era presente in consiglio comunale,in tutti i casi sarà sicuramente un successo:”sicuramente sarà un successo – scandisce Latini – perché credo che andremo al governo della città”.
Le prime cose che farà, se sarà eletto sindaco? “Ridare fiducia ai cittadini che sono completamente sfiduciati – afferma Latini – e per fare questo è necessario partire dalle piccole cose, mettere a posto un buca, mettere mano al verde pubblico, ridare ai cittadini i loro simboli, come per esempio la Fontana di Piazza Tacito”.
In una campagna elettorale fino ad ora all’insegna del fair play, Latini non considera per spacciato il candidato del Partito Democratico, per un eventuale ballottaggio ma ritiene Thomas De Luca “probabilmente il competitore più agguerrito, non posso che avere parole di stima nei confronti di Thomas però il nostro progetto è completamente diverso dal loro”.Probabilmente insieme a Roma, su fronti opposti a Terni.