Loacker “che bontà”, come recita la pubblicità, l’azienda altoatesina specializzata nella produzione dei wafer e di altre specialità al cioccolato, annuncia la partnership con Coldiretti Umbria, il Consorzio Agrario dell’Umbria per la realizzazione di una filiera corta della nocciola.
La collaborazione con le due realtà regionali umbre , che si aggiunge a quella già in atto con il Consorzio Nocciola Italia, ha come obiettivo quello di incrementare il numero di impianti in loco, offrendo agli aderenti al progetto una serie di servizi tra cui: consulenza agronomica, una prima lavorazione del prodotto, sgusciatura, acquisto finale e tostatura. La partnership con gli agricoltori prevede, inoltre, un contratto di ritiro garantito dell’intera produzione a lungo termine con un prezzo minimo garantito.
Partecipando al bando regionale, con scadenza 12 aprile, gli agricoltori potranno usufruire fino al 50% di finanziamento per la messa a dimora dell’impianto di nocciolo.
Per l’estensione del progetto in Umbria, Loacker ha individuato i partner ideali per fornire assistenza e supporto ai produttori di nocciole locali. Obiettivo della collaborazione: garantire da una parte l’acquisto del raccolto e dall’altra la consulenza tecnico-agronomica necessaria per il raggiungimento degli alti standard qualitativi imposti dall’azienda.
Il progetto è iniziato operativamente nel 2014 in Toscana, con la messa a dimora dei primi 200 ettari nelle due aziende agricole di proprietà Loacker Tenuta Corte Migliorina, nel comune di Orbetello, e Tenuta Collelungo nel comune di Roccastrada. Ad oggi in Toscana sono stati firmati ulteriori contratti di filiera per circa 500 ettari, con la previsione di impiantarne altri nei prossimi anni. Oltre che in Toscana e in Umbria, Loacker ha avviato di recente anche progetti nelle seguenti regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Alto Lazio.
“Aderendo al progetto Noccioleti Italiani, gli imprenditori interessati potranno contare su un supporto costante, per il raggiungimento degli alti standard qualitativi imposti dall’azienda, con la sicurezza dell’acquisto finale del prodotto” – afferma Wanda Hager, Direttore Sviluppo Agrario di Loacker, ribadendo l’opportunità per gli agricoltori coinvolti di poter differenziare le proprie colture – “Inoltre, Loacker grazie ai propri agronomi sul territorio, assicura l’utilizzo delle best practice nella coltivazione e il contatto diretto con il territorio”.