Era entrato in Mongolia pronto a ripassare per la Russia per arrivare allo Stretto di Bering, per finire la strada più lunga al mondo. Per Lorenzo Barone è ora tempo di ritorno a casa, a San Gemini, dopo le voci della instabilità politica nella Russia impegnata nella guerra contro l’Ucraina.
Basta, allora!
Ecco così il suo post, che di fatto mette la parola fine alla sua prova: “Tentare questa avventura è stata la più grande ‘scommessa’ che io abbia mai fatto con me stesso. Ho vissuto un’esperienza incredibile e spero un giorno di portare a termine il progetto. Ho pedalato 20.733 km in 221 giorni attraverso 15 paesi superando con determinazione ogni situazione e difficoltà che si è presentata. Fino a pochi giorni fa ero pronto per rientrare in Russia e terminare il viaggio, purtroppo però la situazione, soprattutto all’interno del paese è peggiorata drasticamente, cambiando i miei piani e ‘obbligandomi’ a fermarmi.
Negli ultimi giorni mentre pedalavo in Mongolia sono stato avvolto da un’infinità di pensieri. Questo progetto e tutta l’energia che ci ho messo per tentare di realizzarlo non hanno alcun valore difronte a ciò che sta accadendo negli ultimi mesi. Spero davvero che finisca tutto al più presto, un abbraccio forte a tutti”.
A Lorenzo Barone gli auguri e lo stesso i complimenti della redazione di Terni in Rete.