L’interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina a Milano lo hanno accolto come “una liberazione” perché “per la prima volta” hanno potuto spiegare la loro “versione dei fatti”. Così l’avvocato Leonardo Cammarata difensore dei due calciatori del Livorno, Mattia Lucarelli e Federico Apolloni accusati di aver usato violenza sessuale su una studentessa americana la notte fra il 26 e il 27 marzo dello scorso anno. Sia Lucarelli che Apolloni si sono detti innocenti. Entrambi, così come Cristiano Lucarelli, sono stati inavvicinabili da parte dei giornalisti presenti nel Tribunale di Milano. L’avvocato Cammarata ha parlato di un altro video che si sta cercando di recuperare (poiché è stato cancellato per evitare guai con fidanzata di uno dei due) che dimostrerebbe l’innocenza dei due ragazzi. “I due ragazzi – ha detto il legale – sono pentiti per le frasi volgari ma hanno detto che quella sera il clima era goliardico e che la ragazza era sempre d’accordo. Con lei scherzavano e per il fatto che non parlava italiano si sono lasciati andare. Affermano che non c’è stata violenza di gruppo”.
Secondo l’inchiesta della Procura di Milano invece il presunto stupro di gruppo è avvenuto dopo che la studentessa americana, che era ubriaca, sarebbe stata avvicinata dai due e da altri tre loro amici (indagati), fuori dal locale ‘Il Gattopardo’ di Milano. Da lì, in base alla ricostruzione, è stata portata nell’appartamento di lusso di Mattia Lucarelli, dove sarebbe stata violentata e umiliata, come dimostrano, secondo l’accusa, i cinque filmati, con tanto di audio, rintracciati nei cellulari dei ragazzi dagli investigatori della Squadra Mobile. La difesa aveva presentato istanza di revoca della misura cautelare, ma il gip l’ha già respinta confermando il suo provvedimento sulla base delle ulteriori esigenze investigative nell’inchiesta. Ora è atteso un ricorso al Riesame.