“Il polo idroelettrico di Terni rappresenta l’ultima speranza per il rilancio della città. Prima degli interessi di Enel e Arvedi, devono venire quelli di una comunità senza prospettive di sviluppo. Questa è la battaglia più importante per i ternani degli ultimi trent’anni, ma purtroppo il dibattito che si sta avviando in queste ore è preoccupante, perché si consuma senza mettere al centro gli interessi della comunità ternana, sulla scia del saccheggio decennale subito dalla città”.
È quanto sostiene in una nota a firma di Claudio Fiorelli e Luca Simonetti, il Movimento 5 Stelle.
“Il Movimento 5 Stelle – si legge – ha creato le condizioni affinché i ternani possano riprendere il controllo del proprio ‘oro blu’. Da oggi inizia la sfida affinché il polo idroelettrico delle Marmore possa generare prosperità per la nostra comunità. Questa è la direzione da seguire, una prospettiva decisiva per dare senso al percorso elettorale delle prossime elezioni regionali, per noi irrinunciabile. Ci auguriamo che nessuna forza politica, in questa fase storica, favorisca nuovamente interessi privati a discapito dell’unica possibilità rimasta a Terni per fermare un declino che altrimenti sarebbe inarrestabile e irreversibile.
La gestione diretta, tramite società mista pubblico-privata, degli impianti di grande derivazione idroelettrica è una prospettiva realizzabile grazie alle semplificazioni introdotte nel 2019 dal Governo Conte I, ribadita anche a livello regionale con gli emendamenti presentati dal consigliere Thomas De Luca. In un contesto in cui sembrano prevalere solo gli appetiti dei privati e dei loro alleati, non possiamo attendere le scadenze delle concessioni: dobbiamo iniziare subito a governare questo processo, mettendo al centro il desiderio di vedere Terni tornare a guardare al futuro con speranza. La città non può permettersi di subire ulteriori tradimenti da parte della politica e di quella classe dirigente che ha abituato parte della popolazione a farsi sputare in faccia senza reagire. L’Umbria può crescere solo se la politica tornerà a guardare questa comunità con empatia, riconoscendole il sacrosanto diritto di beneficiare delle risorse che la rendono una delle città più ricche d’Italia”.