“Necessario l’ampliamento della platea dei siti finali per il recupero e lo smaltimento assicurando e garantendo più capacità di conferimento, in grado di prevenire ogni possibile inibizione dei conferimenti Ama causa guasto o altra natura.Stante i contratti in essere si chiede priorità di conferimento rispetto a terzi che già conferiscono verso impianti Acea già esistenti (S. Vittore e Aprilia -Orvieto – Terni) incardinati sull’inderogabile principio comunitario di prossimità e validazione operativa del 51% di proprietà comunale”.E’ la frase incriminata pronunciata dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, durante l’infuocato consiglio comunale capitolino, di lunedì scorso, dedicato alla questione rifiuti a Roma, in cui il sindaco 5 Stelle ha anche lanciato l’allarme per quel che concerne la situazione igienico-sanitaria nella Capitale d’Italia.
La Raggi, per questi motivi sollecitava anche “immediata redazione dei necessari accordi regionali dove necessari”.Dalla regione Umbria è arrivata subito la risposta per bocca dell’assessore Fernanda Cecchini:”il sindaco di Roma – detto la Cecchini – non è al corrente del fatto che i rifiuti urbani destinati ad operazioni di smaltimento, devono essere smaltiti nella regione in cui vengono prodotti e che inoltre, per utilizzare gli impianti, non basta esserne proprietari, ma è necessaria una condivisione con le istituzioni locali e la comunità” .”Occorre precisare – ha aggiuntol’assessore all’ambiente – che i rifiuti provenienti da altre regioni possono essere conferiti in discariche fuori dal territorio di provenienza solo con il raggiungimento di un’intesa tra le Regioni interessate. Pertanto, per utilizzare l’impianto di Orvieto, occorrerebbe un’intesa tra la Regione Umbria e la Regione Lazio. In ogni caso, l’Umbria, sin da ora, dichiara la completa indisponibilità ad accogliere i rifiuti di Roma, visto che il nostro obiettivo è garantire la durata più lunga possibile alle discariche dell’Umbria che dovranno lavorare esclusivamente al servizio della nostra comunità”.
“E’ bizzarro – ha concluso la Cecchini – per risolvere un’emergenza di un territorio che conta 5 milioni di abitanti, si chieda di utilizzare impianti di una regione che ne conta 900 mila, come appunto l’Umbria”.
“Ma che siamo su ”Scherzi a parte?'” attendo dichiarazioni dei 5 stelle umbri in merito ad Orvieto e Terni. Ovviamente spero che la notizia sia infondata altrimenti mi trovano, questa volta, ai posti di combattimento”. E’ il post su Facebook della presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini.
“Sono inaccettabili le dichiarazioni del Sindaco di Roma Raggi per il conferimento, lo smaltimento e il trattamento di rifiuti della capitale negli impianti di Terni di proprietà della Acea” , è il commento del capogruppo PD, Andrea Cavicchioli, a Palazzo Spada.
Per il Comitato No Inceneritori, invece, “finalmente sappiamo da dove verranno i rifiuti urbani da bruciare nell’inceneritore, quelle 30mila tonnellate di rifiuti speciali (cioè rifiuti urbani post trattamento) che ACEA nel 2014 ha chiesto di bruciare con istanza alla Provincia di Terni. Si sta materializzando in modo netto e lineare ed in continuità con le precedenti giunte romane, quel piano industriale di ACEA che punta a far diventare la municipalizzata entro il 2018 il terzo operatore a livello nazionale per volume di rifiuti trattati”.