Massimo Giletti è indagato per diffamazione dalla procura di Terni dopo una querela presentata da Giuseppe Graviano, che sta scontando nel carcere di vocabolo Sabbione diversi ergastoli per mafia.
Lo conferma all’ANSA lo stesso conduttore, che ha ricevuto l’avviso di garanzia alcuni giorni fa.
“E’ una cosa molto grave – dice Giletti all’ANSA – Anche un ergastolano può fare una querela, però quello che faccio fatica ad accettare è perché a noi sia stato vietato l’accesso agli atti. Vorrei capire quale è la motivazione della querela. Aspetterò e verrà il momento, sempre con fiducia nella giustizia, ma con tutto quello che ho passato e sapendo che Giuseppe Graviano è il fratello di chi mi vuole morto faccio davvero fatica a capire”.
“Con l’anno che ho vissuto non mi stupisco più di niente – aggiunge ancora Giletti – Come diceva Rodari è un paese all’incontrario, mi sembra sempre più evidente”.
Il fascicolo, secretato, è nelle mani del capo della procura di Terni Alberto Liguori e del suo sostituto Giorgio Panucci, che materialmente sta svolgendo le indagini.
Nel corso della sua trasmissione su La7, chiusa anticipatamente ad aprile dall’editore Urbano Cairo, Giletti, aveva intervistato Salvatore Baiardo, uomo dei Graviano, che fece riferimento al possibile imminente arresto del boss Matteo Messina Denaro.