Si vedeva che non stava benissimo, che non era al massimo della forma fisica, anche se lui minimizzava sempre. E lo si capiva che stava lottando dalla sua rarefazione nelle trasmissioni che parlavano di Ternana nelle televisioni del territorio. Però la morte di Massimo Minciarelli ha colto la comunità narnese davvero di sorpresa. Non solo quella: anche gli avvocati, i giornalisti, i tifosi ternani e interisti, perché Massimo era tante cose insieme, con tante passioni, che riusciva ad esprimere contemporaneamente e sempre con entusiasmo e competenza. Stimatissimo professionista, aveva il pallino del calcio e lo raccontava a buon livello, sempre con una vena di polemica e trasporto. Nella veste di commentatore sportivo e giornalista era stato un pioniere, era stato tra coloro che avevano fondato le televisioni e le radio locali, delle quali era stato animatore inarrivabile. Aveva 69 anni e la causa del decesso sembrano essere stati scompensi cardiaci, indotti però da una malattia più profonda. Lascia, già da adesso, un vuoto difficile da colmare tra coloro che l’hanno conosciuto. I funerali si svoleranno sabato 28 gennaio, alle ore 10, nella chiesa di Sant’Antonio a Narni Scalo.
IL COMUNICATO DELL’UNIONE STAMPA SPORTIVA DELL’UMBRIA
Il mondo del giornalismo ternano e narnese è stato scosso dall’improvvisa scomparsa avvenuta nella mattina di giovedì 26 gennaio di Massimo Minciarelli. Nato a Narni, avrebbe compiuto fra tre giorni 69 anni. Avvocato e giornalista pubblicista, Minciarelli è stato per 45 anni voce e volto dello sport locale. Non solo la sua amatissima Narnese e l’Elettrocarbonium (raccontata quest’ultima dalle colonne del Corriere dell’Umbria), ma anche e soprattutto la Ternana .Polemista, ma anche giornalista appassionato aveva iniziato con Radio Stereo Terni, che allora aveva sede in territorio narnese, per poi passare in tv a Tele Radio Centro Italia. In tempi recenti è stata soprattutto la radio a vederlo protagonista: le sue radiocronache colorite ed infarcite di passione rossoverde e del suo forte temperamento, prima su Radio Antenna Musica e poi su Radio Incontro hanno scaldato i cuori dei tifosi delle Fere. Ne ha raccontato le gesta nei momenti belli, ma anche negli anni bui della ripartenza dalla serie D dopo il fallimento. In mezzo, tante partecipazioni come opinionista ma anche conduttore, sulle emittenti televisive umbre (in particolare Canale 58 e la reatina RTR), sempre per parlare di Ternana, non lesinando critiche a giocatori e tecnico se questi non avevano reso al massimo.
E proprio con la Ternana aveva anche collaborato per un breve periodo, durante la presidenza di Simone Longarini, come addetto stampa del settore giovanile rossoverde. Al di fuori dello sport, insieme all’attività forense, ha portato avanti anche la passione per Narni, partecipando ai dibattiti elettorali come moderatore e diventando parte attiva della storica Corsa all’Anello, della quale è stato per tanti anni voce del corteo storico.
Alla famiglia (la moglie Lorella, il figlio Nicolò ed il fratello Mauro) ed a tutti quelli che lo conoscevano, va il cordoglio del gruppo Umbro dell’Ussi e dell’Associazione Stampa Umbra.