Sono due i passaggi significativi dell’intervento con il quale l’assessore regionale Enrico Melasecche si esprime sull’indagine della Corte dei Conti nei suoi confronti per presunto danno erariale.
“Ho preferito ad oggi il silenzio – scrive l’assessore Melasecche – non avendo, a differenza di chi evidentemente ha informazioni riservate, forse fornite dalla stessa manina che ha organizzato il tutto, dettagli specifici, se non quelli relativi ad un parere in Regione che esclude in modo categorico qualsiasi dubbio in ordine al mandato di Assessore regionale”
Il secondo riferimento:”quanto al prosieguo dell’approfondimento legale sono curioso anch’io di venire a conoscenza dell’esito finale considerato che i miei venticinque anni di impegno pubblico in prima linea sono avvenuti all’insegna della trasparenza, del rigore e della più evidente generosità nel perseguire l’interesse generale. Mai e poi mai avendo fatto piccoli calcoli economici non avendo mai vissuto di politica a differenza di chi oggi grida a comando del proprio ventriloquo, non libero, perché dipendente economicamente dallo stesso.”
L’indagine della Corte dei Conti per presunto danno erariale fa riferimento al suo incarico di assessore nel Comune di Terni.
Pur non nominandoli direttamente Melasecche attacca gli unici due consiglieri comunali del PD rimasti, Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis: ” del disastro in cui si dibatte la città – scrive infatti l’assessore regionale – i due consiglieri comunali hanno piena responsabilità in quanto erano capogruppo l’uno, addirittura assessore l’altra, tutti a sostegno dell’ex sindaco noto per aver fatto risparmiare al Comune, come costoro ricordano pateticamente, qualche decina di migliaia di euro, responsabili però di oltre 70 milioni fra perdita di crediti e creazione di debiti fuori bilancio oltre ad una serie di irregolarità che segnano e segneranno pesantemente la vita di famiglie ed imprese per i prossimi venti anni, visto che, come noto, oltre alle imposte al massimo oggi in vigore, dovremo tutti pagare fino al 2040 i debiti fatti da questi campioni.
In questo quadro, a tutti ben noto, costoro riprendono la periodica azione di sciacallaggio nei confronti del sottoscritto per una indagine che la Corte dei Conti avrebbe aperto, come risulterebbe dalla violazione del segreto istruttorio avvenuta, non a caso, in Comune ad iniziativa ad oggi di ignoti ma che spero chi di dovere accerti.”
LA REPLICA DEI CONSIGLIERI DEL PD, DE ANGELIS E FILIPPONI