DI METEO CENTRO ITALIA
Nelle giornata di martedì 15 ottobre abbiamo assistito al passaggio di un sistema frontale di origine atlantica collegato al vortice semi-permanente islandese che sembra aver riacquistato un certo vigore dopo un lungo periodo sottotono.
Davvero impressionanti gli accumuli nei pressi di Genova dove un temporale auto-rigenerante ha scaricato 300/400 millimetri di pioggia in 12 ore, con picchi localmente anche maggiori.
Il temporale di natura pre-frontale è scaturito da una convergenza di correnti, indotta dall’arrivo del sistema frontale.
Piogge e temporali sparsi hanno interessato anche le regioni centrali tirreniche con accumuli irregolari, data la natura dei fenomeni.
Lazio e Toscana le regioni più colpite, dove localmente alcuni temporali di forte intensità hanno scaricato diversi millimetri di pioggia. Al riparo le regioni adriatiche, dove non sono stati registrati fenomeni significativi.
Cosa dobbiamo attenderci nei prossimi giorni?
A partire da sabato 19 ottobre assisteremo ad un cambiamento delle condizioni meteorologiche dettato dal possibile sprofondamento di una profonda depressione nord atlantica in direzione della Spagna.
Da qui nascono molte incertezze circa la successiva evoluzione, in quanto i principali centri di calcolo non sono pienamente concordi.
Il modello Americano Gfs, vede uno sprofondamento della depressione sulla penisola Iberica, che causerebbe un richiamo di correnti calde ed umide meridionali in direzione dell’Italia. Correnti che al centro sud risulteranno principalmente asciutte con sole e nuvolaglia poco consistente, mentre al nord ovest e alta Toscana potrebbero assumere curvatura ciclonica con piogge intense ed insistenti per alcuni giorni in grado di generare accumuli ingenti delle aree sopra-vento con possibili disagi.
Ventilazione meridionale in rinforzo un po’ ovunque più sostenuta lungo le coste.
Il modello europeo vede un ingresso più occidentale della saccatura con conseguenze differenti. In questo caso la nostra penisola, sempre a partire da sabato, rischierebbe di essere investita, quasi per intero, da un promontorio di alta pressione nord africana, con temperature ben al di sopra della media e maggiore stabilità.
Nord ovest e Toscana sempre a rischio di nubi e piogge ma meno intense rispetto all’emissione del modello americano.
Da lunedì 21 in poi sorgono ancora più incertezze che, per forza di cose, non possiamo chiarire ora data la distanza temporale.
Stando al modello americano la perturbazione dovrebbe evolvere in “goccia fredda” muovendosi lentamente verso est e potrebbe causare, di conseguenza, un peggioramento anche sul resto del nostro paese con temperature in calo.
Il modello europeo vede invece l’isolamento della goccia fredda sopra la Spagna in una posizione più occidentale e meridionale.
Tale scenario causerebbe la risalita e il rafforzamento di un promontorio di alta pressione di origine africana, con sole e temperature decisamente fuori stagione in gran parte del nostro paese.
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