Per qualche ora, ieri, è serpeggiato il dubito che due regioni italiane, due sole, fossero state inserite nella zona gialla.
Non si trattava di un’invenzione. Puglia e Umbria in area gialla comparivano sul sito del Ministero della Salute.
Solo che anche al Ministero della Salute non ne sapevano nulla. E’ stata avviata una indagine interna per individuare chi ha commesso l’errore e nel frattempo Puglia e Umbria sono tornate insieme alle altre regioni in area bianca.
Ricordiamo che in base a quanto previsto dal Decreto Legge approvato il 22 luglio si resta in zona bianca se:
1) l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti per 3 settimane consecutive
2) l’incidenza è pari o superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti ma si verificano le seguenti situazioni: il tasso di occupazione dei letti in area medica per pazienti affetti da covid19 è uguale o inferiore al 15% e il tasso di occupazione dei letti in Terapia Intensiva per pazienti affetti da covid19 è pari o inferiore al 10%.
Si trasloca in zona gialla se:
1) l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100 mila abitanti
2) l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100 mila abitanti ma il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da covid19 è uguale o inferiore al 30% e il tasso di occupazione dei letti in terapia Intensiva per pazienti affetti da covid19 è pari o inferiore al 20%.