Inizia con una delusione il fine settimana di Danilo Petrucci, che viene escluso in Q1 nelle qualifiche del Gp di Austin. Il ternano, non a suo agio sulla pista statunitense, non è andato oltre la 13° posizione, con conseguente eliminazione alla prima manche della pole position.
Già dal venerdì le indicazioni non sembravano positive per Danilo, che mancava dal tracciato dall’aprile 2015 – l’infortunio ad inizio della scorsa stagione lo ha tenuto lontano dall’asfalto americano nel 2016. Una mancanza di esperienza – questa – che ha pesato sul cammino di Petrux, fuori dai primi 10 nelle prove libere e poi vittima della “tagliola” della Q1: non resta che sperare in una rimonta per la gara. Non può che vederla così il pilota di Terni, che si è visto superato anche dal compagno Redding, 10° con la versione 2016 della Ducati: «Non è stato uno dei miei giorni migliori: non ho mai trovato la giusta fiducia per andare forte; mi manca il feeling sull’anteriore e questo non mi permette di spingere come vorrei. Adesso dobbiamo rilassarci, guardare i dati, vedere dove perdiamo e dove possiamo migliorare. Per fortuna la gara è domani e cercheremo di fare il massimo».
Là davanti si consuma invece una delle qualifiche più appassionanti degli ultimi anni, con Marc Marquez (1°) e Maverick Viñales (2°) a contendersi la prima posizione fino all’ultimo secondo della sessione. Proprio quando il pilota Yamaha sembrava aver scalzato il rivale Honda, il campione del mondo ha risposto con un giro da sogno. Sul filo del rasoio anche il 3° tempo di Valentino Rossi, che conquista così una prima fila importantissima su una pista non certo amica (quella della caduta a causa della frizione bruciata lo scorso anno, per intenderci): domani il Dottore avrà il vantaggio di scattare davanti, evitando il traffico che solitamente si crea alla prima curva – particolarmente ampia qui ad Austin.
Ritornano i valori “classici” anche in seconda fila, con Pedrosa 4° su Honda, Zarco (Yamaha Tech 3) 5° e Jorge Lorenzo 6°. Il maiorchino è finalmente il primo delle Ducati (proprio davanti al compagno, Dovizioso, 7°) e ritrova la carica dopo un avvio in sordina: che sia l’inizio di una rinascita?
(Giulio Sacco)