Non è cominciato al meglio il weekend catalano di Danilo Petrucci, che sulla pista di Barcellona è incappato in una caduta nelle qualifiche, non riuscendo ad andare oltre la 7° piazza. E dire che, dopo il successo del Mugello, lui e la Ducati erano dati per favoriti, secondo una lunga tradizione che ha visto trionfare in Spagna la stessa moto – spesso lo stesso pilota – che si era imposto in Italia.
Già dal venerdì erano emersi alcuni problemi di aderenza della gomma posteriore, su cui il ternano aveva lavorato riuscendo a conquistare l’accesso diretto alla Q2 (seconda sessione di qualifiche). Nell’attacco alla pole, però, Danilo ha subito una scivolata, innocua dal punto di vista fisico, proprio mentre stava rientrando ai box per il secondo tentativo. Una caduta a velocità ridotta che però ha forse tolto il ritmo (e la fiducia) a Petrux, che non è più riuscito a migliorare il crono che aveva strappato in precedenza. La terza fila, comunque, non è una condanna: il suo compagno, Dovizioso (6° al termine della sessione, ma che scatterà 5° grazie alla penalizzazione di Viñales), è appena 67 millesimi più veloce, e in gara le rosse potrebbero venir fuori sfruttando l’ottima velocità di punta. Un’altra corsa di vertice non è utopia, e sarebbe importante anche per dare maggior forza contrattuale al pilota di Terni, che ha cominciato a discutere le cifre del rinnovo con Ducati.
«Oggi siamo partiti con il piede giusto e siamo stati veloci fin dalle prime uscite» ha dichiarato Danilo al termine della sessione, mantenendo la sua solita positività «In qualifica ho fatto immediatamente un buon tempo, ma quando stavo rientrando ai box sono scivolato a bassa velocità. Purtroppo quando sono ripartito con la seconda moto non ho ritrovato le stesse sensazioni e non sono riuscito a migliorarmi. C’è molto meno grip rispetto al 2018 e mi aspetto una gara complessa, con molte variabili da gestire: dall’usura degli pneumatici alla costanza sul passo. Per quanto ci riguarda, ci siamo concentrati sulla gestione delle gomme sulla distanza di gara e quindi sono fiducioso che anche domani saremo della partita» ha concluso.
Là davanti torna al vertice una Yamaha. Non una ufficiale, ma quella del team Petronas, che conquista con Fabio Quartararo la seconda pole position stagionale dopo Jerez de la Frontera, festeggiando anche con Franco Morbidelli, 3° a due decimi dal compagno. Seconda piazza per il campione del mondo Marc Marquez, che può comunque gioire sapendo di essere più consistente in gara rispetto al francese e guardando alla posizione di partenza di Dovizioso (5°), con cui si contende il titolo. Sesto Maverick Viñales, che dopo aver conquistato il 3° tempo in pista è stato retrocesso di tre posizioni per aver ostacolato Quartararo in un giro lanciato. Ne approfitta anche Valentino Rossi, che avanza dalla 5° alla 4° posizione e si candida come possibile protagonista per domani: il Dottore è distante appena due decimi dalla pole position e può vantare una maggiore consistenza in gara, così come Alex Rins (Suzuki), 8° ma con un passo invidiabile.
Con una classifica così “corta” (otto piloti racchiusi in appena 3 decimi) ci si attende una gara scoppiettante (domani il via alle 14:00), in cui ago della bilancia potrebbero essere le gomme, messe particolarmente in crisi dalle alte temperature dell’asfalto catalano.
(Giulio Sacco)