Arrivano segnali di ripresa, ma non ancora abbastanza, da parte di Danilo Petrucci, che nel Gran Premio di Motegi tiene il ritmo del gruppo nei primi giri, per poi staccarsi a metà gara e lottare per la 9° piazza con Valentino Rossi e Jack Miller.
Al via il pilota di Terni è riuscito a difendere l’8° posizione, incollandosi a Dovizioso, Viñales e Crutchlow; dopo le prime tornate, però, Petrux ha perso contatto ed è stato superato dalle Suzuki di Alex Rins (7° al traguardo) e Joan Mir (8°). Dopo aver difeso la 10° piazza dagli attacchi di Valentino Rossi (poi caduto), rispondendo immediatamente al sorpasso del Dottore, Danilo è poi risalito in 9° a 4 giri dal termine sopravanzando un Jack Miller (10° su Ducati Pramac) ormai in crisi di gomme dopo aver lottato per il podio. Il distacco dal leader (Marquez) alla fine è stato di 14 secondi, più contenuto rispetto alle scorse uscite in Aragona e Tailandia – in cui aveva accusato, rispettivamente, 33 e 23 secondi. I segni di miglioramento, quindi, ci sono ma siamo ancora distanti dagli exploit di inizio anno e la lontananza dalle posizioni che contano ha fatto perdere al ternano un’altra posizione nella classifica generale: ora è 5°, staccato di 7 lunghezze da Alex Rins e Maverick Viñales, ma con un vantaggio di appena 6 punti sull’arrembante Quartararo (al sesto podio stagionale, il terzo nelle ultime quattro gare).
«Non posso essere soddisfatto del mio risultato, anche se ho lottato moltissimo in gara» ha dichiarato Petrux a freddo, spiegando «Purtroppo ho faticato molto nei primi giri con la gomma anteriore, che si è scaldata troppo, ma quando sono riuscito a riportarla alla temperatura giusta ho iniziato a girare con dei buoni tempi e, nell’ultima parte di gara, sono stato veloce. Mi manca ancora qualcosa per tornare a fare delle gare al top, però sento che sto tornando vicino al mio livello di inizio stagione. È chiaro che dobbiamo e vogliamo fare di più e fortunatamente l’Australia è solo tra una settimana» ha provato a sdrammatizzare il 28enne di Terni.
In testa si è concretizzato l’ennesimo dominio di Marc Marquez, che ha regolato nei primi giri Fabio Quartararo (2°) restituendogli un sorpasso e scavando tra sé e lui un distacco di circa un secondo, che il francese non è più stato in grado di colmare. Dietro di loro conquista con fatica un podio Andrea Dovizioso (3°) che rimonta nel finale sfruttando una gomma meno usurata, tenendo a bada Maverick Viñales (4°). Detto dell’ottima 5° piazza di Cal Crutchlow e della 6° di Franco Morbidelli, delude ancora una volta Valentino Rossi, caduto mentre lottava con Petrucci per la 10° posizione. Un filotto negativo – quello del Dottore – che deve fare riflettere, non tanto in previsione della prossima gara (tra 7 giorni in Australia), quanto per la prospettiva di correre di un’altra stagione (2019-2020) con una sofferenza non degna della sua leggenda.
(Giulio Sacco)