Comincia a familiarizzare con la Ducati ufficiale, Danilo Petrucci, che nella tre giorni di test a Sepang (Malesia) fa segnare il miglior tempo nella classifica combinata, abbassando di oltre 6 decimi il record ufficiale del circuito – ottenuto la scorsa stagione da Jorge Lorenzo sempre a bordo della Desmosedici.
Già da mercoledì il ternano ha lavorato in sinergia col compagno Andrea Dovizioso, facendo delle simulazioni gara per verificare il consumo degli pneumatici con temperature elevate. I riscontri sono stati molto confortanti per entrambi, anche se permane qualche dubbio sulle effettive migliorie del nuovo telaio rispetto a quello 2018. In tutto i due centauri hanno totalizzato 296 giri – 145 Dovi, 151 Petrux, tanto da soffrire addirittura di vesciche alle mani – dimostrando un passo gara di tutto rispetto. Ma è stata soprattutto l’ultima giornata ad accendere le speranze dei tifosi della rossa, con un quartetto di Ducati in testa alla classifica dei tempi. Con uno strepitoso 1:58.2, Danilo ha preceduto l’esordiente Francesco Bagnaia (che ha preso il suo posto in Ducati Pramac), l’ex compagno Jack Miller e l’attuale collega Dovizioso.
L’entusiasmo non è tardato ad arrivare: «Oggi siamo partiti decisamente bene» ha dichiarato a freddo il ternano, continuando «Avevo in programma di fare due ‘time attack’ ma un tentativo effettuato con la gomma media al posteriore è stato sufficiente, e quando ho visto il mio tempo sullo schermo sono rimasto davvero molto contento. Successivamente siamo tornati a concentrarci a provare altre soluzioni, ma purtroppo intorno a metà giornata sono scivolato mentre stavo provando la nuova carena. Visto poi l’intensificarsi dei miei problemi con le vesciche alle mani, abbiamo deciso di fermarci in anticipo per risparmiare le energie e farci trovare al meglio ai prossimi test in Qatar. Il bilancio di questi tre giorni è comunque molto positivo».
Dietro gli alfieri Ducati si è piazzato Maverick Viñales, in forma in tutte e tre le giornate con la nuova Yamaha. Meno soddisfatto il suo compagno Valentino Rossi, 6° nelle prime due giornate e oggi 10°: i progressi ci sono, ha ammesso il Dottore, ma ancora non così significativi per chiudere il divario con la concorrenza. Capitolo a parte per la Honda, che non ha potuto avere in pista Jorge Lorenzo (infortunatosi alla mano durante le vacanze) e che si è presentata con un Marc Marquez altrettanto acciaccato dopo l’operazione alla spalla. Il campione del mondo ha chiuso la terza giornata in 11° piazza e giovedì i postumi dell’intervento non gli hanno permesso di correre a lungo. Nonostante tutto, la moto sembra migliorata ulteriormente rispetto al 2018.
Il prossimo appuntamento con i test è previsto per il 23 Febbraio in Qatar, nella stessa pista in cui, il 10 Marzo, si riapriranno i giochi del Motomondiale 2019.
(Giulio Sacco)