Sembra non finire più il periodo nero di Danilo Petrucci, che anche nel Gran Premio di Aragon soffre lottando con i piloti di metà classifica, e con la 12° posizione perde anche il podio virtuale in campionato.
Dalla 14° casella di partenza – raggiunta per l’assenza di Pol Espargaro, infortunato al polso – Danilo è riuscito a scattare bene, rimontando in un giro fino alla 10° piazza, anche grazie all’incidente (fortunatamente senza conseguenze) di Franco Morbidelli, mandato a terra da Alex Rins (penalizzato con un “long lap penalty”, che costringe il pilota a percorrere un giro “maggiorato” passando per apposite vie di fuga). La rincorsa del ternano si è fermata verso metà gara, quando ha sorpassato Andrea Iannone per la 9° posizione. Nel finale del Gp Petrux ha subito la rimonta del rivale in classifica Alex Rins, con cui ha ingaggiato un serrato duello: per tre volte è riuscito a rispondere agli attacchi dello spagnolo, incrociando la sua traiettoria; alla fine però la maggior velocità del pilota Suzuki (9°) ha prevalso. Nelle ultime due tornate, poi, Danilo è stato sopravanzato anche da Nakagami (10°) e Iannone (11°), perdendo così anche la 3° posizione in classifica generale nei confronti di Rins. La 12° piazza di oggi è il punto più basso della stagione del ternano, che non era mai arrivato fuori dai primi 10 quest’anno.
«È stata una gara molto difficile per me» ha dichiarato il 28enne di Terni, spiegando «Ho provato per un po’ a combattere in nona posizione perché non avevo il passo dei primi, ma verso fine gara ho sofferto il calo della gomma posteriore ed ho perso diverse posizioni chiudendo dodicesimo. Probabilmente lo pneumatico posteriore hard non è stata la scelta migliore e non ho potuto fare altro che limitare i danni. Adesso, prima della Thailandia, c’è una breve pausa e cercheremo di capire bene cosa ci è mancato per riuscire a tornare veloci come nella prima metà di stagione».
In testa si è consumato il prevedibile dominio di Marc Marquez, capace di scappare via sin dalle prime tornate, lasciando solo le briciole agli altri. Alle sue spalle, però, non si sono piazzate le solite Yamaha (Viñales è finito 4°, Quartararo 5°, Valentino Rossi 8°), ma le redivive Ducati: Jack Miller (3° su Ducati Pramac) è riuscito a conquistare all’ultimo il podio dopo un duello con Viñales; Dovizioso (2° al traguardo) si è reso protagonista di una rimonta straordinaria dalla 10° posizione, confermandosi come il vero anti-Marquez. Avere due Desmosedici sul podio non fa che aumentare i rimpianti di Danilo Petrucci, ma deve essere allo stesso tempo uno sprone per migliorare da qui in avanti: la rossa c’è, e il futuro è tutto nelle mani del centauro di Terni. L’occasione di rivalsa può essere già il prossimo Gp della Thailandia, previsto per domenica 6 Ottobre.
(Giulio Sacco)