Conclude un’altra gara in difesa, Danilo Petrucci, che nel Gran Premio di Sepang (Malesia) raggiunge la Top 10 senza mai emozionare e perdendo lo scontro diretto con i colleghi della Ducati.
La lenta discesa è iniziata in partenza, quando Danilo – pur scattando bene dalla 6° casella – si è visto sopravanzare dalle Honda di Marc Marquez e Dani Pedrosa. Nonostante la posizione guadagnata grazie alla caduta di Iannone al primo giro, Petrux ha dovuto subire i sorpassi di Viñales prima e Alvaro Bautista (7° con la Ducati clienti) poi, fino alla 10° piazza. Ai margini della Top 10, il pilota di Terni ha conteso il piazzamento con l’eroe casalingo Syarin (domato dopo una breve battaglia) e ha poi beneficiato della caduta di Valentino Rossi per il 9° posto finale. Un risultato – questo – che non può soddisfarlo, dato il podio di Zarco (che lo ha di nuovo scavalcato in campionato) e i risultati degli altri ducatisti: l’altro pilota Pramac, Jack Miller (8°), gli è arrivato davanti di oltre 3 secondi, per non parlare di Bautista (7°) e Dovizioso (6°). Globalmente la Desmosedici ha fatto un passo indietro nelle prestazioni, ma per oggi il confronto con gli altri alfieri della rossa non è positivo.
«Non sono contento per come sono andate cose oggi» ha dichiarato poi Petrux a freddo, spiegando «Durante tutto il week end abbiamo avuto un buon passo ma oggi non sono riuscito a gestire le gomme. Ho dato tutto quello che avevo ma la temperatura non ha aiutato. A Valencia le condizioni saranno diverse e spero di poter ottenere un buon risultato per chiudere al meglio la stagione».
In testa si concretizza una gara tesissima, nonostante l’assenza di vere bagarre: in partenza Valentino Rossi si è portato in testa, imponendo alla gara un ritmo impressionante. Il Dottore ha mantenuto la prima posizione spingendo costantemente al limite e ricacciando a suon di crono la rimonta del suo storico rivale Marc Marquez. Tutto fino a 4 giri dal termine, quando – vuoi per l’usura delle gomme, vuoi perché lo spagnolo era ormai arrivato a soli 6 decimi di distacco – il 9 volte iridato è incappato in una scivolata, innocua per il fisico ma pesantissima per il morale. Oggi l’italiano avrebbe davvero meritato la vittoria, invece ha dovuto assistere all’ennesimo trionfo di Marquez davanti a Rins (2° su Suzuki) e Zarco (3°). Rimane comunque per Valentino l’orgoglio di aver messo tutti i suoi giovani rivali alla frusta per 16 giri, e la consapevolezza di essere ancora velocissimo.
Detto del 4° posto di Viñales e del 5° di Dani Pedrosa, delude davvero la Ducati, in particolare con Dovizioso. Il centauro forlivese non è mai stato tra i protagonisti e desta qualche preoccupazione il calo della sua Desmosedici. Il tempo per schiarirsi le idee e progettare un ritorno al vertice c’è, in attesa del Gran Premio finale, tra due settimane a Valencia.
(Giulio Sacco)