Termina una gara senza particolari emozioni, Danilo Petrucci, che nel Gran Premio di Jerez de la Frontera beneficia ancora degli errori di altri rivali per arrivare 14° alla bandiera a scacchi e racimolare altri 2 punti nella classifica iridata.
Al via Petrux, che scattava 18°, è riuscito a guadagnare due posizioni, portandosi 16°. Posizione – questa – persa nello stesso primo giro a beneficio del debuttante Enea Bastianini, che ha fatto scivolare il ternano in 17° piazza. Nelle successive tornate Danilo si è staccato dalla metà del gruppo più competitiva, ma ha beneficiato delle cadute dell’altro pilota KTM Brad Binder, di Alex Rins (Suzuki) e dello stesso Bastianini, trovandosi 14°. Il 30enne di Terni ha difeso quella posizione sino alla bandiera a scacchi, tenendo dietro per pochi decimi il compagno nel team Tech 3 Iker Lecuona (15°), il giovane debuttante Luca Marini (16°) e suo fratello Valentino Rossi (17°).
Nelle prime posizioni si è consumato un inaspettato dominio Ducati, che ha siglato una doppietta con Jack Miller e Francesco Bagnaia, anche grazie ai problemi fisici patiti da metà gara in avanti da Fabio Quartararo (13° alla bandiera a scacchi), che fino ad allora aveva guidato il Gran Premio. Grazie al 2° posto Bagnaia conquista la leadership del campionato, con 2 punti di vantaggio sul francese. Completa il podio uno stoico Franco Morbidelli, 3° con la Yamaha di due anni fa! Quarto il giapponese Takaaki Nakagami (LCR Honda), che ha preceduto il campione del mondo in carica Joan Mir (5°), l’Aprilia di Aleix Espargaro e un deludente Maverick Viñales, solo 7°, anche a causa della scelta sbagliata di montare una gomma morbida.
Ottavo il francese della Ducati Pramac Johann Zarco, che ha preceduto un Marc Marquez non ancora a suo agio. L’otto volte iridato ha lottato con gli altri piloti Honda Pol Espargaro (10°) e Stefan Bradl (12°) per ottenere la top 10, conquistandola anche grazie alle cadute di Binder e Rins – entrambi più veloci di lui fino ai rispettivi incidenti.
(Giulio Sacco)