Nessuno ci avrebbe più scommesso, e invece Danilo Petrucci guadagna negli ultimi giri del Gp di Austin (USA) un’insperata Top 10. Il tutto dopo tre quarti di gara di anonimato, quando era difficile pensare ad una rimonta.
Dopo una buona partenza, il ternano ha “navigato” per molti giri tra la 12° e l’11° posizione (approfittando della caduta di Maverick Viñales), giusto accanto al compagno di scuderia Scott Redding – dotato però della versione 2016 della Desmosedici. Negli ultimi 5 giri la scossa, con Danilo capace di fagocitare in poche tornate 3 rivali, tra cui il pluricampione del mondo Jorge Lorenzo (Ducati ufficiale). Il maiorchino è partito a razzo nei primi giri, ma si è poi dovuto arrendere alle difficoltà sprofondando inesorabilmente dalla 5° alla 9° piazza finale. E sembra rinvigorito, rispetto a sabato, anche nelle dichiarazioni il pilota del team Pramac: «Sono molto contento per la gara di oggi. Ieri eravamo molto in difficoltà, non riuscivo ad avere un buon feeling con l’anteriore. Abbiamo studiamo molto i dati e questo lavoro ha pagato così come la scelta della gomma dura sul posteriore: abbiamo azzeccato tutte le mosse. Per questo voglio ringraziare tutta la squadra perché hanno fatto un grande lavoro».
Una gara per certi aspetti simile a quella di Petrux l’ha vissuta Valentino Rossi, che da vero leone conquista la testa della classifica iridata proprio su un tracciato indigesto, in cui puntava semplicemente a difendersi. Il Dottore ha conservato per diverse tornate la 3° posizione da cui partiva, lasciando per strada gli inseguitori Viñales (zero punti per lui dopo le due vittorie all’esordio) e Zarco, anche lui su Yamaha e protagonista di un contatto con Rossi: il campione italiano è stato costretto a tagliare la curva 4 – manovra che gli è costata anche la penalità di 3 decimi. Nonostante il fardello, però, il 9 volte iridato si è svegliato nel finale – proprio come Petrucci – prendendosi di forza la 2° posizione ai danni di un ottimo Pedrosa (3°, ma a lungo leader della corsa).
Ritorna in lotta per il mondiale anche Marc Marquez, che con una vittoria fin troppo facile – davvero disarmante la sua superiorità oggi – si riporta a meno 18 dalla vetta. Completa il weekend positivo per la Honda Cal Crutchlow, 4° davanti a Zarco (5°), Dovizioso (6°) e Iannone (7° su Suzuki).
(Giulio Sacco)