Non riesce a uscire dal tunnel di difficoltà in cui è entrato, Danilo Petrucci, che anche nel Gran Premio di Stiria (secondo appuntamento sul tracciato austriaco Red Bull Ring, a Spielberg) si qualifica soltanto 12°, dietro ai compagni Dovizioso, Miller e Johann Zarco.
I problemi del ternano sono sempre gli stessi: lo scarso adattamento alla nuova gomma Michelin, che non gli permette di esprimersi al meglio. Già dalle prove libere il ternano aveva sofferto, non riuscendo a qualificarsi per la Q2. Un barlume di speranza era arrivato proprio oggi in Q1, quando Petrux è riuscito a superare la tagliola, lasciando indietro piloti come Brad Binder (vincitore del Gp di Brno, che partirà solo 14°) e Valentino Rossi, che è caduto durante il suo miglior giro e che domani sarà costretto a partire 15°. Arrivato all’ultima sessione di qualifica, però, Danilo non ha saputo confermare la velocità espressa in Q1, fermandosi solamente in 12° posizione. L’amarezza è tanta: sia per le prestazioni dei compagni (Dovizioso è 9°, Miller 5°, Zarco addirittura 3°); sia perché se avesse confermato il suo tempo della Q1 (1’23”772) avrebbe potuto agguantare un dignitosissimo 6° posto.
A causa della penalità comminata a Johann Zarco (che partirà ultimo a seguito dell’incidente della scorsa settimana), il 29enne di Terni scatterà 11°, ma, consapevole dell’occasione persa, ha commentato così le sue qualifiche: «Oggi in Q1 sono riuscito ad ottenere un buon tempo, ma purtroppo non sono stato in grado di ripeterlo nella Q2. Per il momento non riesco ancora a trovare il giusto equilibrio in frenata e nel secondo turno di qualifica ho fatto un piccolo errore che ha pregiudicato il mio risultato. Sinceramente non mi aspettavo di chiudere così indietro e speravo di poter fare di più. Mi aspetto una gara complicata, perché su questa pista non è facile recuperare posizioni, ma l’importante sarà riuscire a fare una buona partenza ed evitare di rimanere attardati nella confusione dei primi giri».
Anche nelle posizioni di testa, il campionato si conferma anomalo e privo di un vero dominatore. Questa volta ha prevalso lo spagnolo Pol Espargaro, che con la sua Ktm (la moto più in forma nelle ultime uscite) ha conquistato la prima pole position in carriera nella classe regina. Dietro di lui un’altra sorpresa: Takaaki Nakagami, che porta la Honda del team di Lucio Cecchinello in 2° piazza, a conferma della competitività della competitività della moto giapponese, che in questo inizio di campionato ha sofferto l’assenza del campione del mondo Marc Marquez. Terzo un ottimo Johann Zarco, che però partirà dalla pit lane come penalità per l’incidente con Morbidelli della scorsa settimana. Alle loro spalle, in seconda fila, Joan Mir (4° su Suzuki), Jack Miller (5°) e Maverick Viñales (6°), unico a tenere a galla una Yamaha che si dimostra sempre più in crisi: oltre alla 15° posizione di Rossi, anche i piloti del team Petronas hanno faticato, con il leader della classifica Fabio Quartararo solo 10° e il suo compagno Morbidelli 11°.
Delusione anche per il vincitore della scorsa settimana, Andrea Dovizioso, che scatterà dalla terza fila (9°) e che dovrà sgomitare per ripetere l’exploit di sette giorni fa. Davanti a lui partiranno anche Alex Rins (7° su Suzuki, ma tra i candidati alla vittoria domani) e Miguel Oliveira, 8° sulla Ktm clienti del team Tech 3.
(Giulio Sacco)